< 100 anni di Mario Rigoni Stern di  Alex Bardascino, Luciano Currieru (Mimesis)

Qui di seguito le recensioni di 100AnniDiMarioRigoniStern raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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mi è piaciuto questo saggio perché ho potuto approfondire un autore poco conosciuto ma interessante

elena della rocca

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Il saggio percorre con passione l’intera bibliografia dell’autore asiaghese. Ho apprezzato la scelta di affrontare ogni titolo attraverso la terna di verbi scoprire, scegliere, spiegare che donano linearità e chiarezza all’intera opera. I parallelismi tra le vite degli autori e i testi rendono ancora più interessante la loro analisi e comprensione.

Luca Benelli

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“100 Anni Di Mario Rigoni Stern” mi ha colpito molto per la struttura che gli autori scelgono di dare alla monografia per l’anniversario di Mario Rigoni Stern: scoprire, scegliere, spiegare. Si tratta di un’idea tanto semplice quanto efficace: ripensare a quando “la scoperta” di un determinato testo, quindi la scelta di un passo e/o un capitolo, un brano e/o un racconto da approfondire e, infine, la stesura del saggio che cerca di spiegare quanto si è scoperto in quest’esperienza che da narrativa si fa critica.

Valentina Ferrero

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Un viaggio " salvatico-salvifico " nel " brolo ", teatro di una innata educazione sentimentale, che i due saggisti raccontano con inevitabile affetto. Una lettura che stimola la riflessione esistenziale, invita all’ascolto e seduce con la realtà vera, la natura, a patto di imparare ad osservarla con umiltà e rispetto!

Livia Bortoletto

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"100 Anni di Mario Rigoni Stern: intergenerazionali consegne del testimone tra saggio e racconto". Come il titolo lascia intendere, il libro è un saggio commemorativo del centenario della nascita di Mario Rigoni Stern, autore noto soprattutto per il romanzo autobiografico "Il sergente della neve". Gli autori del saggio sono due accademici che nel corso dei vari capitoli si alternano per passare in rassegna gran parte dell’opera di Stern. Nel farlo, partono spesso da momenti della loro stessa vita, dai sentimenti che li hanno avvicinati e fatti appassionare alle opere di questo autore. Saggio dopo saggio, con frequenti riferimenti a brani tratti dalle varie opere, si mettono in evidenza non solo le pubblicazioni, ma anche il "sentire" dello scrittore, insistendo sulla sua aspirazione alla pace e alla concordia tra i popoli, all’amore per la sua terra e alla predilezione per una vita semplice e tranquilla.
Se da un lato il saggio ha il merito di fungere da megafono del messaggio di questo scrittore, che ha ancora molto da dire soprattutto ai più giovani, dall’altro la lettura incespica in alcuni momenti. Ciò è dovuto all’alternarsi delle voci dei due autori che a volte tradiscono una certa enfasi accademica e non sempre, nel loro alternarsi, riescono a evitare la ripetitività di certe tematiche (questa, a mio parere, rappresenta la nota maggiormente dolente del testo).
In sintesi, un dovuto omaggio a un grande scrittore che ammetto di non conoscere, tuttavia non credo che rappresenti la chiave più immediata per accostarsi all’opera di Stern da parte di chi - come me - fosse semplicemente curioso di conoscere questo autore.

Domenica Fontana

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Stanca e un po’ obbligata vulgata del grande MRS. Si capisce che gli autori lo ammirano, ma il tutto è didascalico e ripetitivo, la formula di dividere i libri e commentarli uno per uno è piuttosto ridondante e inutilmente forzata.

Pierluigi Guainazzi