< 2 giugno 1946 di  Federico Fornaro (BollatiBoringhieri)

Qui di seguito le recensioni di 2Giugno1946 raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Ho trovato più pesante leggere questo libro, ma l’impostazione e la scrittura del saggio sono frutto di una preparazione magistrale.

Benedetta Greco

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purtroppo non sono riuscita a leggerlo tutto e comunque il tema trattato non mi interessa proprio.

Speranza Ferrara

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Saggio ricco di approfondimenti che ripercorre i fatti storici del tempo, fornendoci maggiori dettagli sugli avvenimenti che hanno segnato la lunga transizione dal fascismo alla democrazia.

Luigia Donato

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Con il referendum del 2 giugno 1946, la maggioranza degli Italiani, col proprio voto, segnò il passaggio dalla monarchia alla repubblica. Il linguaggio asciutto utilizzato dall’autore, descrive in maniera dettagliata la fase della transizione dal regime fascista alla democrazia. Quale conoscitore della vicenda politica che seguì alla caduta della Germania, come la nascita del Regno del Sud ad opera di re Vittorio Emanuele III che intendeva salvare il regno senza assumersi alcuna responsabilità sullo sfacelo della Nazione. Interessante scoprire i retroscena della pesante influenza degli alleati sulle sorti dell’italia, dello spessore degli uomini politici coinvolti, a partire da De Gasperi. Un’analisi attenta e rispettosa che non tralascia niente, ivi compreso il peso del voto delle donne con una mentalità più aperta ed incline alla repubblica. Il mio giudizio é decisamente positivo

Gabriella Tiralongo, nata ad Avola, (Siracusa)

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Forse non il testo più avvincente mai letto ma rispondente alle premesse e alle promesse, ampiamente descrittivo. Rimprovero solo la fine troppo brusca, avrei gradito una narrazione anche del periodo successivo al referendum.

Cristina de Giorgi

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Il due giugno 1946 è nella nostra memoria collettiva. Nonostante ciò negli ultimi tempi è più che necessario rispolverare le dinamiche, ricordare che i diritti ottenuti fino ad adesso non devono essere concepiti come ovvi o dati. È necessario riportarli al presente e commentarli come Federico Fornaro ha fatto attraverso l’interessantissimo saggio 2 giugno 1946-Storia di un referendum.
Il 2-3 giugno 1946 con il voto della maggioranza degli italiani e italiane l’Italia si svincolò dalla monarchia e accolse la Repubblica, così ponendo fine alla lunga transizione dal fascismo alla democrazia, iniziata il 25 luglio 1943.
Per le cittadine italiane fu un momento di radicale cambiamento: si realizzò il referendum universale in cui le donne per la prima volta nella storia italiana poterono esprimere la loro scelta politica e ventuno di loro furono elette all’Assemblea Costituente.
Quella di Federico Fornaro è una riflessione completa e aggiornata, perfetta per chi vuole riprendere la storia tra le sue mani sia soprattutto per coloro che intendono formarsi e rendersi consapevoli con un’idea non banale dei fatti storici e politici del tempo

Maria Federica Rodríguez

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Bel tuffo nella storia!

Giulia Negri

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questo saggio ci racconta con uno stile e un linguaggio chiari e semplici, quello che avvenne il 2 giugno 1946 quando fu proclamata la Repubblica e furono cacciati i Savoia.
Sul Referendum aleggia da sempre il dubbio dei voti rubati e questo saggio finalmente, fa luce sulla legittimità del voto e sulla nascita della Repubblica.
La scrittura scorrevole, la brevità e il modo di narrare gli episodi fondamentali del nostro passato, rendono questo libro una lettura interessante e fruibile anche da un pubblico più ampio e lontano dai saggi storici.

Stella Pietropaolo

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SOLO PER SPECIALISTI
Già un libro che si presenta scritto praticamente in ogni pagina solo a metà, perché l’altra metà pagina è intrisa tutta di fitte note e di riferimenti bibliografici mi innervosisce. Se poi un saggio è più trattato di storia di un trattato di storia, diciamo che l’interesse a prenderlo in mano ed a seguire con la mente il flusso dei suoi approfondimenti cala vertiginosamente. L’intento di questo breve saggio è quello di arricchire, dal punto di vista squisitamente storico, le nostre conoscenze in merito al referendum italiano che ci ha portato ad essere una Repubblica. Però secondo me un saggio, che deve senz’altro avere una dimensione prevalentemente oggettiva, deve offrirci più chiavi di lettura e deve comunque far accendere una qualche scintilla di interesse anche nel lettore medio per essere considerato davvero un testo divulgativo. Personalmente credo che questo libro susciti interesse solo in chi è già autonomamente un profondo conoscitore della storia contemporanea e quindi solo in coloro che sono già specialisti.

Marika Pelizzari

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Una data e un momento storico italiano di massima importanza. Un racconto chiaro, preciso con le giuste citazioni ma senza appesantimenti. Uno stile fluido, giornalistico che invoglia nella lettura su uno spaccato di storia con un approfondimento che aiuta a comprendere i retroscena e la fatica di arrivare ad un risultato così importante per la storia di una Italia ancora fragile ma con grandi aspettative di vita democratica. Una lettura civile e di formazione.

Anna D’Andrea