< 31 aprile. Il mare non muore mai di  Giuseppe Cesaro (LaNaveDiTeseo)

Qui di seguito le recensioni di 31Aprile raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Il terzo Reich è tornato. Anzi, non se n’è mai andato. Sotto un manto di silenzio protrattosi per anni, i seguaci delle idee del Furher hanno continuato a prosperare e a riorganizzarsi nel cuore della Germania e di Berlino.
Vera, una giornalista ormai affermata, decide di sollevare il velo su questa verità e per farlo incontra gli attivisti di questo gruppo che si fa chiamare "31 aprile"...ma gli attivisti, si sa, sono solo le pedine di chi davvero muove le fila di questo nuovo Reich Millenario.
Attraverso le sue interviste ai membri del gruppo e a coloro che hanno vissuto in prima persona gli eventi degli anni ’30 e ’40, Vera ripercorre la Storia, le mistificazioni, quelle che nell’era moderna chiameremmo le "fake news" di allora e di oggi, smontando pezzo dopo pezzo le ideologie (neo)naziste.
Ma la verità ha sempre un prezzo e Vera lo imparerà sulla sua pelle.

L’autore con questo libro tocca una tematica di fortissima attualità: è innegabile come la diffusione di queste ideologie sia sempre più ampia e un numero crescente di persone (soprattutto giovani) si lascino affascinare da queste teorie dove è il complottismo in tutte le sue sfaccettature a farla da padrone. Tuttavia, quello che dovrebbe essere il colpo di scena finale è piuttosto prevedibile e forse l’eccessiva presenza di dialoghi e botta/risposta tra Vera e i suoi interlocutori tolgono il giusto ritmo e la suspanse necessaria per tenere il lettore attaccato al libro fino all’ultima pagina.

Laura Quadri

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Molto dettagliato e ben scritto, sebbene in alcuni punti sia un po’ appesantito dai dialoghi.

Chiara Muolo

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Denso di citazioni colte e rivelazioni storiche, 31 Aprile intriga e al contempo respinge. Certi dialoghi rasentano la forzatura, i personaggi sono interessanti ma spesso immobili, mentre la costruzione della trama procede allargando l’obiettivo e andando fuori fuoco. Nonostante queste criticità, si presenta come un romanzo piacevole, un thriller contemporaneo e arguto che mastica una lingua convoluta.

Andrea Pagano

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Circolo dei lettori
di Milano 2 “Lettori temerari”
coordinato da Patrizia Ferragina
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“Il silenzio, finalmente, tace”. Mi sembra che questa frase sia la cifra di tutto il libro. Io non ci ho capito granchè come non so cosa vuol dire un silenzio che finalmente tace
Il prologo fa pensare a un certo tipo di lettura. Poi sembra un romanzo storico. Poi poliziesco. I dialoghi: io li ho sentiti pedanti, a volte stucchevoli. Anche i colpi di scena del finale un po’ troppo fantastici. Insomma lettura spiazzante ma per niente in maniera piacevole.

Cinzia Morselli

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E’ un libro non semplice, molto faticoso. Non mi ha convinto, l’ho abbandonato.

Piera Saita

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Giallo avvincente che non suscita subito l’interesse che dovrebbe. Superate le prime 100 pagine invece si inizia a strutturare bene la trama, i personaggi si mostrano e tutta la vicenda prende il via. Scrittura pulita e leggera pur narrando di omicidi, serial killer e indagini in questura.

Anna Lavinia

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Confesso che ho fatto fatica a finire di leggere questo
libro. La scrittura mi è apparsa densa di particolari
e talvolta eccessivamente descrittiva, con uno sguardo molto ravvicinato sui personaggi. Leggendolo ho pensato che il tema, la trama e le atmosfere cupe, misteriose e da thriller si sarebbero prestate bene ad essere utilizzate per una serie televisiva di Netflix e forse credo che sia stato scritto anche con questo obiettivo, ciò non toglie comunque valore a tutto il lavoro letterario fatto dall’autore.

Elena Trambusti