< Alabama di  Alessandro Barbero (Sellerio)

Qui di seguito le recensioni di Alabama raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

* * *

 

La narrazione si snoda come un implacabile flusso di coscienza, pochi sono gli spazi lasciati alla cornice, che si capisce solo grazie alle chiuse di ogni capitolo, poetiche e intime, con funzione stereofonica per la narrazione.
Il veterano sudista Dick Stanton inizia dalla prima pagina a raccontare senza freni il suo vissuto di guerra. L’interlocutrice, colei che custodirà la sua preziosa memoria, è una giovane studentessa che a qualche decennio dalla Guerra di Secessione vuole cercare testimonianze che provino effettivamente l’avvenuto massacro di neri durante una battaglia. Lo scopo della ricerca è quello della ricostruzione storica, l’obiettivo è quello di analizzare il comportamento dei soldati sudisti e di offrire una narrazione completa del fatto storico.
Il romanzo crea così una splendida dissonanza cognitiva tra i pensieri della studentessa (che incarna una mentalità più simile al sentire attuale, in cui ci possiamo tranquillamente identificare) e il racconto del vecchio (che in quanto vecchio ci ispira anche sentimenti umanissimi di compassione e comprensione) che ci porta invece senza timore e senza battere ciglio negli abissi della banalità del male.
Nessun giudizio è pronunciato, il libro finisce brutalmente, come si era aperto, lasciando solo l’aporia tra lo sguardo distaccato dello storico che è chiamato a ricostruire i fatti e il sentimento di orrore e impotenza che ci divora di fronte a ogni violenza sistemica.

Francesca Giannelli

* * *

 

Romanzo storico che ripercorre alcune fasi della Guerra di Secessione americana. La narrazione dei fatti è affidata alla voce e alla memoria di un anziano superstite che si racconta a una studentessa universitaria in cerca delle testimonianze di un tragico episodio avvenuto durante la guerra. I dettagli si svelano e affiorano lentamente dal travolgente flusso di coscienza del vecchio in cerchi concentrici che via via si stringono intorno all’abisso di un efferato eccidio mentre la ragazza, da neutra intervistatrice, si scopre complice dell’orrore.

Lalla Guarnieri

* * *

 

mi sono sforzata di leggerlo, per rispetto allo scrittore che sicuramente a riprodotto i dialoghi e i pensieri del vecchio soldato in maniera molto realistica ... un salto nel passato molto realistico... ma alla fine molto noioso...

Vanna Rocco

* * *

 

Alabama.
Il racconto in prima persona di un vecchio ad una giornalista che trascrive la storia della sua vita.
Pian piano si ingrana e si riesce a prendere il ritmo, un po’ troppo lentamente a mio gusto.
Particolare.

Stefania D’Alba

* * *

 

Tra storia e romanzo, l’autore accompagna sapientemente tra ferite che non si rimarginano e una grande voglia di verità che merita di essere scoperta.

Giulia Grenno

* * *

 

Ho trovato la narrazione molto complessa.
I ricordi del vecchio protagonista si intrecciano continuamente tra loro, allargandosi in ogni direzione con frequenti aggiunte di fatti ed episodi e nomi fino a far perdere di vista il punto di partenza.

All’interno del ricordo si passa dalla
descrizione della battaglia a quella della vita sociale, al rapporto con gli schiavi, all’infanzia, alla fatica del lavoro e a brevi passaggi critici sulla necessità della guerra.

È un libro che colpisce per le emozioni che vengono dipinte, per la crudeltà e l’assenza di pentimento dei personaggi.

Isabella Dorati