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Libro scorrevole, che si legge piacevolmente ma, a mio parere la scrittura è ancora acerba. In parecchi punti mi è sembrato scontato e infantile.
Forse risente della struttura facile e diretta con cui al giorno di oggi scriviamo Post e messaggi nei social.
Beatrice Urru
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Libro che mi ha fatto fare un tuffo nel passato ai tempi dell’università. Mi ritrovo molto nella sensazione di ritrovarsi con i migliori amici e sentire che in quel momento, anche se solo per un attimo, tutte le cose sono a posto. Originale l’idea che i quattro amici s’incontrino periodicamente per un cineforum e attraverso le recensioni dei film, prendano spunto per riflettere e confrontarsi sul senso delle loro vite. Vite di venticinquenni che si domandano quale direzione intraprendere alla chiusura degli studi mentre ci si affaccia al mondo del lavoro. I personaggi si sono orientati però alla fine in modo abbastanza veloce e senza descrivere troppi dettagli, a mio parere. Linguaggio decisamente semplice e scorrevole.
Elena Giasi
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Un bellissimo specchio generazionale che poche volte è stato indagato nella letteratura.
Silvia Regnani
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La storia mi è piaciuta, l’ho trovata aderente al vivere di questo periodo. Le molte citazioni mi hanno un po’ distratto dal filo della storia, ma anche incuriosito.
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Il libro è scritto molto bene, ma non mi ha catturata. La storia racconta un periodo della vita di 4 ragazzi che si sono frequentati ai tempi dell’Università e che sono ancora molto amici, di ragazzi alla ricerca di sé stessi, che cercano il loro posto nel mondo, ognuno con un proprio senso di incompletezza. Quello che vince, comunque, è il valore dell’amicizia, che non è poco. Anzi.
SIMONETTA CERASO