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Una scrittura molto vivida, lungo tutta la narrazione ho avuto l’impressione di immergermi nel mondo raccontato e descritto dall’autore, come se fossi presa per mano e accompagnata lungo il viaggio dei destini dei protagonisti. Ho molto apprezzato i commenti sulla natura umana che l’autore dispensa sempre con indulgenza, quasi come una riflessione a voce alta.
Jashmine Corsini
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Amori diplomatici è un libro che personalmente mi ha catturata sin da subito più per lo stile che per la trama delle storie raccontate. Il tono, che è sempre sostenuto e ricercato, non soffoca la malinconia e la solitudine profonda provata dai protagonisti delle tre storie.
Elisa Rubin
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Tre parti, tre diverse storie, un disilluso ambasciatore del Michoumistan, un addetto culturale giapponese alla ricerca della donna amata, (una donna “non sua”, già legata dal vincolo maritale ad un altro), lungo gli anni e i quattro angoli del mondo, una donna perennemente in moto perché incapace di accettare la morte dell’amato. In realtà tre atti di un’unica opera, (come ci mostra il fatto che un personaggio della terza parte conosca il protagonista della prima di persona). Mi richiama in mente Suite francese della Nemirovsky per certi intenti. Comunque un malinconico e sì ironico/parodico affresco di caratteri, emozioni, situazioni umane, un Riesce bene sebbene in alcuni punti l’autore regali un po’ troppo nell’effluvio di informazioni, scelta pur sempre più apprezzabile di alcune scelte evanescenti dell’editoria moderna. Godibilissimo.
Caterina Lavinia Nicosia
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Il libro Amori diplomatici di Maurizio Serra è felicemente inattuale. Le storie sono avvincenti, talvolta bizzarre. Ci sono molti richiami interni tra i vari racconti, perciò il lettore è coinvolto a più livelli. Le citazioni occulte e le ambientazioni storiche sono originali e interessanti. In questo senso, l’apertura internazionale fornita dalle descrizioni delle relazioni diplomatiche regala un ampio respiro alle storie, soprattutto al racconto “Il signor Hitaki”. La lingua è curata, precisa, leggermente antiquata; la sintassi finalmente esce dallo schema asfittico di soggetto-verbo-complemento che sembra affliggere molti testi narrativi contemporanei; il lessico è forbito e preciso, senza essere stucchevole o lezioso. Il libro mi è piaciuto molto e potrebbe anche meritare una rilettura.
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Viviana Conti
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Antonella Fantini
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Simonetta Rosa
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Coppola Tre racconti pieni di cultura e di esperienze. L’ambasciatore Serra traspone nei suoi racconti le sue esperienze come viaggiatore protagonista del suo tempo. Il Giappone, la Svizzera, Roma, gli Stati uniti fanno da sfondo a storie d’amore complicate e affascinanti.
Luisa Scorciarini
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Tre racconti, in cui, sullo sfondo della storia recente, si mescolano malinconia ed ironia, legate da uno stile coinvolgente e molto piacevole.
Angela De Chirico
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Prima opera di scrittura dell’autore e diplomatico Maurizio Serra. Con particolare attenzione e maestria vengono descritte tre storie, indipendenti tra loro, caratterizzate da personaggi particolari e ben definiti. Al lettore più attento non sfugge un sottile nesso tra le varie storie e, sicuramente, la capacità dello scrittore di usare un registro narrativo ricercato ma accattivante. A fine lettura rimane qualcosa in sospeso, qualche passaggio che sfugge, ma proprio questo invoglia la rilettura e il continuo approfondimento del testo. Forse non è consigliato a chi necessità di una lettura “leggera e rilassante”.
Idamaria Marini
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L’idea narrativa mi piace, tre racconti che calano le vicende amorose dei protagonisti in contesti storici ben delineati. Tre racconti ben distinti tra loro, sia per l’ambientazione, sia per i protagonisti, sebbene uniti tra loro da alcuni richiami presenti in tutte le storie. Anche lo stile sembra differente, i primi due racconti più cupi nelle descrizioni e nelle vicende narrate, l’ultimo più leggero non tanto nella trama, quanto per il modo di raccontare. Tuttavia a volte ho trovato la narrazione eccessivamente dispersiva, quando l’autore si dilunga nelle descrizioni.
Rosanna Laterza