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Il saggio di Gianpaolo Anderlini dal titolo Angelo Fortunato Formiggini tratta la storia di un personaggio eclettico e controverso del novecento (da qui il sottotitolo in copertina che recita: uno dei meno noiosi uomini del suo tempo).
Formiggini, editore di origine ebraica, con le sue collane Filosofia del Ridere e Classici del Ridere, segnò indelebilmente la storia editoriale italiana consegnando alle stampe dei gioielli letterari di grande valore.
Il saggio ripercorre le sue orme, dal rapporto con la religione ebraica al Ventennio fascista opprimente con cui ebbe sempre un rapporto di amore-odio, la sua attività di intellettuale e di editore fino al suicidio avvenuto a Modena nel 1938 gettandosi dalla Ghirlandina (la torre del Duomo di Modena).
Sempre critico verso la realtà che lo circondava, Formiggini fu un personaggio davvero "inspiegabile" per certi versi, mai banale o allineato alla narrazione del tempo.
Il saggio pagina per pagina ci porta a spasso tra le virgole e le parentesi di questo affascinante personaggio, mettendoci di fronte l’uomo e il genio editoriale.
Lettura semplice ed appassionante che non cade mai nel troppo "autobiografico" restituendo e dando linfa ad uno dei personaggi più unici del novecento (e poco conosciuto, purtroppo!).
Francesco Giua
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L’opera è scritta in un linguaggio ricercato ma allo stesso tempo scorrevole. Un ritratto delicato relativo ad una persona che si è distinta e che ha vissuto le dolorose contraddizioni della sua epoca. Vengono percorse le tappe della vita dell’editore Formiggini con dovizia di particolari addentrandosi anche nella sua vita interiore, fino all’ultima sua tappa di un difficile viaggio: il suo commiato dal mondo in una maniera che ha lasciato il segno. Come ha lasciato il segno la sua vita vissuta fuori le righe.
RICCIARDI ROSALIA
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Questo libro tratta di un argomento talmente di nicchia che è veramente difficile appassionarsi alla lettura... si può consultare, perchè contiene spunti anche originali e interessanti, ma la lettura integrale è "only for fans".
Paolo Piemontese