* * *
Animals è interessante per la commistione di generi letterari che propone: da un lato saggistica, dall’altra narrativa. Questo fa entrare il lettore in un universo appassionante in cui le voci dei protagonisti dei Pink Floyd si inseriscono in un’analisi del contesto precisa ma non didascalica. Di fatto, l’autore non ha (ri)costruito delle persone, ma ha creato dei veri e propri personaggi.
Simona Esposito
* * *
Non mi interessano i Pink Floyd e non conosco la loro musica, tranne The Wall, ma il libro è sicuramente ben scritto ed interessante. Testi, dati, aneddoti e passione. Argomento a me poco gradito, ma premio l’impegno dell’autore.
Chiara Campagnoli
* * *
C’è stata una grande trasformazione nell’approccio musicale dei Pink Floyd tra gli anni ’60 e gli anni ’70. Dall’allontanamento del mitico Syd fino al cambiamento dei temi affrontanti e del modo di vedere il mondo. L’autore ci racconta uno per uno tutti i componenti del gruppo, ognuno con i suoi punti di forza e di debolezza. Contestualizza gli avvenimenti nell’ambiente socio economico inglese, senza mai approfondire. Ero molto curiosa di leggere dei miei adorati Pink Floyd, e invece, purtroppo, devo ammettere che il libro mi ha un pochino annoiato.
Elena Leone
* * *
Attraverso una narrazione delle singole personalita’ che hanno, negli anni, fatto parte del gruppo leggendario dei Pink Floyd, il saggio racconta del percorso creativo, di sviluppo, maturazione e infine di implosione del gruppo. Uno scorcio interessante sulla genialita’, carattere e contributo fornito da ogni singolo artista e del pensiero che, negli anni, hanno voluto trasmettere tramite le loro creazioni e, in contemporanea, sul momento storico-culturale britannico che fa da sfondo al percorso degli artisti.
Lorenza Schiaffino
* * *
Passo, non per me
Chiara Bonato
* * *
Premetto che non sono una fan dei Pink Floyd, per cui mi è risultato difficile comprendere appieno il libro, in quanto fa riferimenti continui ad album e a canzoni a me non noti.
Dal mio punto di vista, la parte più interessante è quella relativa alla descrizione degli anni 70 in Inghilterra.
Barbara Colombo
* * *
Dopo il successo mondiale di The Dark of the side la realizzazione di Wish you were here era stato molto faticoso per i Pink Floyd. La pressione del pubblico, giornalisti e discografici aveva schiacciato il gruppo e Roger, il bassista, si era caricato di una grossa responsabilità: dare un seguito ai Pink Floyd. Animals racconta il lungo percorso della nascita e realizzazione di uno dei capolavori della band.
Unione tra saggio e romanzo, Animals è accurato e documentato, si addentra nei personaggi e nel periodo storico con una narrazione scorrevole e coinvolgente. Le parti romanzate ben ideate raccontano aneddoti reali, non eccedendo in descrizioni e dettagli inutili.
Una esperienza meravigliosa per gli appassionati dei Pink Floyd da completare con l’ascolto dell’album in sottofondo.
Tiziana Coccia
* * *
Il libro è davvero interessante, un giusto mix di fiction e resoconto di fatti realmente accaduti. Poi è molto interessante l’idea di partire da album che nella storia dei Pink Floyd è molto amato dagli artisti e invece osteggiato dai critici.
In alcuni punti però la narrazione diventa poco fluida e il gusto per la finzione si integra in maniera poco organica al resoconto della storia originale.
Alessandro Volpi