< Artù di  Mirko Rizzotto (Graphe)

Qui di seguito le recensioni di Artu raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Saggio che risulta molto scorrevole. Piacevole nella lettura. Aiuta a spolverare i ricordi di una leggenda che tutti abbiamo sentito almeno una volta nella vita, arricchendo la conoscenza del lettore attraverso la storia.

Martina Tarantino

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Una piacevole lettura, appassionante e istruttiva

Antonella Roncarolo

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Invece questo unisce alla storia reale un aura di leggenda, che lo rende più avvincente ed interessante per chi legge.

Sandras

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Noioso

Katia Mereu

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Uno studio sulla leggenda di re Artù dove l’analisi saggistica è talmente affascinante che sembra di leggere un romanzo. Tutti conoscono la leggenda del regno di percival di Ginevra e Lancillotto, del sacro graal, ma per la prima volta il saggio riporta notizie che mai in nessun libro sono state riportate. Il sangue di Gesù raccolto da Giuseppe d’Arimatea. L’ immortale Artù di questo libro è molto bella e interessante.

Franco Della Ducata

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Il nome Artù ci conduce, mentalmente, alla leggenda, ai cavalieri e alla tavola rotonda, alla spada nella roccia e a Merlino, a castelli e tornei e al primo cavaliere di Artù, Lancillotto, al tradimento della regina Ginevra.
Eppure quanto c’è di vero nelle leggende su questo Re-guerriero straordinario? Artù è veramente esistito, oltre le leggende e i miti alimentati dalle chansons de geste e dai poemi romanzeschi del ciclo bretone?
Nel suo libro, l’autore, cerca di dissipare le nebbie che circondano questo condottiero, tracciando un ritratto di un Re-guerriero che attraversa i secoli, arrivando fino alle porte del XIX secolo (qualcuneo nelle nebbie dell’Inghilterra del nord, attende ancora il suo ritorno).

Nunzio Antolini

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Il saggio ripercorre con brio e godibile ritmo romanzesco le vicende che hanno come protagonista la figura di re Artù, cercando di distinguere i dati leggendari da quelli storici e letterari, senza tuttavia riuscirci compiutamente.

Francesca Gambino

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opera impegnativa per la ricerca della veridicità delle diverse fonti.
In conclusione una valida ricostruzione della figura di Artu,apprezzabile ricostruzione storica.
Dopo tante presentazioni di Artu e la tavola rotonda al limite del fiabesco un saggio con valenza storica.

Gianluigi Ferrari

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Di Artù conosciamo tante storie, tante battaglie, tanti racconti, sempre velati da una nebbia di mistero e di romanzo. Con questo saggio, Rizzotto utilizza fonti vere per scoprire la reale storia del Re più famoso della Britannia. Ben scritto e scorrevole, piacevole anche il tono del saggio, simile a un romanzo e sicuramente molto coinvolgente.

Aurelia Marra Campanale

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Ottimo saggio, ben curato e dettagliato, ottima bibliografia, va visto come documento storico che confronta la leggenda con la realtà storica che se da un lato toglie poesia al personaggio Artù, dall’altra dà interpretazione storica degli eventi.

giuseppina vitanza

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Un bel resoconto scorrevole e ben documentato della vita di re Artù. Il libro si apre con un racconto che ci introduce al mito e alla leggenda per continuare con la cronaca della verità storica in cui è realmente vissuto.

Ilaria Scotti Rinaldi

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La storia di Artù è certamente interessante ma a mio parere l’aspetto storico e quello leggendario risultano giustapposti in maniera un po’ meccanica a scapito della fluidità del racconto. Si è indugiato un po’ troppo sugli aspetti di tatticità bellica delle imprese militari di Artorius e poco sul significato che la sua figura ha rivestito attraversando i secoli. Manca a mio parere la ricerca del nesso tra le vittorie e le sconfitte militari pure assai rilevanti per la storia della Britannia e del morente impero Romano d’Occidente e il costitursi di una mitologia di cui si trova praticamente traccia in ogni secolo.
Nelle ultime pagine i riferimenti al famoso libro "le nebbie di Avalon" gettano una luce solo di scorcio sul perdurare di una leggenda dal significato filosofico tuttora di grande rilevanza. Proprio in un recente numero di Robinson si recensisce il terzo volume del "ciclo del Graal " a cura di Lino Leonardi a testimoniare il grande interesse che ancora aleggia intorno alle vicende di Artù. Nel complesso un’occasione mancata. Anche se ho scoperto l’esistenza della poliorcetica!

Donatella Contessa

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Piacevole lettura, la prima parte in cui si narra la leggenda di Artu è scorrevole la seconda, la storiografia è però un susseguirsi di date con relative guerre e da poco spazio alla evoluzione della vita delle popolazioni.

Giorgio Podda

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Visto il livello scadente del libro 1 il premio va all’opera di Rizzotto, indubbiamente ben documentata ma che personalmente ho trovato di una noia mortale.
Mi sorge una domanda: il compito degli storici è quello di offrire chiarezza in merito agli eventi oppure quello di sollevare ulteriori dubbi?

Paola Bonizzato

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Saggio ben scritto, argomento molto interessante: la figura storica di re Artù (se realmente esistente). Tra una guerra e l’altra, una battaglia e un’invasione re Artù trova anche il tempo di sposarsi.
Unica pecca il mancato approfondimento dei Cavalieri della tavola rotonda.

Chiara

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Libro debole sia dal punto di vista di metodologia e fonti, che di stile e scrittura. Decisamente non consigliato.

Stefania Coco Scalisi

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Ben scritto. Interessante.

Elisabetta Sobrito

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"Artù" è stata una riscoperta su un personaggio mostrato sempre avvolto nella leggenda o a cui si aggiunge sempre un tocco di fantasia-basti pensare ai cartoni o agli innumerevoli film prodotti-questo libro ha analizato storicamente e in modo approfondito la vicenda di artù. Dopo questa lettura si ha un’idea più chiara del personaggio e delle sue origini.

Giuseppina Meo

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L’uomo oltre la leggenda: questo è quello che ci mostra questo libro. Se per la mia generazione Artù ha molto di Semola della “Spada nella roccia”, qui ci viene mostrata una eccellente ricostruzione storica del condottiero che è diventato mito. Una piacevolissima scoperta.

Carmela Rago

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Pur essendo un libro ben documentato, non mi ha convinto fino in fondo, forse anche per la commistione fra dato storico e leggenda

Gisella Turazza

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Un curioso e tutto sommato riuscito tentativo di costruire il ritratto storico di un uomo percepito dai più come personaggio di fantasia.

Giorgio Demuru

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Unisce in modo efficace leggenda e storia. Ho molto apprezzato

Federico Bozzanca

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Il saggio confonde all’inizio perché sembra impostato come un romanzo ma nel giro di una decina di pagine butta nel cestino la patina di romanzo e si snocciola come un saggio classico. La lettura è piacevole e scorre senza intoppi, ma serve annotarsi i nomi e i luoghi su un quaderno per non confondersi. Consigliato a chi vorrebbe approfondire la storia di Artorio il Giovane.

Giovan Battista Cucinella

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Un bella ricostruzione storica con un interessante parallelismo tra storia e mito che si fondono nel personaggio, le battaglie narrate danno la giusta ’azione’ che spesso manca in libri storici.

Massimo Spreafico

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Nel saggio dedicato alla figura di Artù c’è una ricostruzione molto specifica e storica sia di questa figura leggendaria sia di tutto il quadro storico. questa ricostruzione però mi è apparsa troppo tecnica e non coinvolgente

valentina barba

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Per la collana I Condottieri, Mirko Rizzotto firma un interessante saggio volto a distinguere l’Artù della leggenda da quello storico. Oltre la leggenda, l’autore ricostruisce la storia del condottiero dalle origini romane che, attraverso battaglie e campagne, fu proclamato re Supremo dei popoli celtici uniti.

noemi di muro

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Il testo du Artù è interessante e se viene secondo a quello su Napoleone è solo per una preferenza personale del periodo storico e anche perché è molto più breve. Anche in questo caso, tuttavia, l’equilibrio tra fonti storiche e romanzo sembra ben equilibrato e regala una lettura piacevole.

Flavia Fulco

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Ho trovato particolarmente interessante la ricostruzione del personaggio storico di re Artù. Tuttavia, il racconto delle gesta di Artorio, per quanto dettagliato e approfondito, soffre a mio avviso di una narrazione un po’ piatta e monotona, che appesantisce la lettura del saggio.

Erica Campedelli