< Beata colei che ha creduto di  Giulio Maspero (Ares)

Qui di seguito le recensioni di BeataColeiCheHaCreduto raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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argomento interessante e ben trattato. permette di approcciarsi al tema con leggerezza pur approfondendo la tematica. molto interessante lo stile dell’autore

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Pur trattando un tema poco consueto per le mie letture, il libro è ben scritto e la sua struttura è interessante e rende "moderno" un tema religioso centrale come l’Immacolata concezione.

Irene M.

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La tematica trattata non è tra le mie preferite e dunque se avessi dovuto scegliere questo libro in libreria non lo avrei fatto; tuttavia si tratta di un libro ben scritto e con spunti di riflessione interessanti per quanti apprezzano temi religiosi.

Giovanna Figliuolo

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Il testo si propone come un trailer dell’Immacolata commentando le Beatitudini come nove momenti che anticipano la festa, appunto dell’Immacolata Concezione. Ho trovato interessante e innovativa questa impostazione, così come innovativa mi sembra l’intuizione di partenza: considerare Gesù e Maria non come modelli da imitare bensì come persone concrete, un uomo e una donna. Rispetto al saggio precedente mi è sembrato quindi meno mistico e più incarnato nella realtà quotidiana.

Anna Maria Bertoni

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Chi era la giovane donna di duemila anni fa che viveva in Galilea e a cui era stato ‘annunciato’ che sarebbe diventata la madre di Gesù.

Roccangelo Tritto

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Lettura molto distante dalla mia persona che non mi ha appassionato.

Veruska Serafini

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L’autore è senza dubbio studioso di spessore, teologo di fama meritatissima, ma la sua meditazione in preparazione alla festività cattolica dell’Immacolata non ha catturato la mia attenzione né riguarda i miei interessi. Sono consapevole che questa mia valutazione sia frutto di un preconcetto: pur disponibile ad avvicinarmi ad argomenti di carattere religioso, ogniqualvolta mi sia trovata di fronte ad affiliati di Opus Dei, mi è sempre scattato un rifiuto, una censura morale assolutamente personale, ma irreversibile, almeno finora. Questo pur ottimo saggio lo conferma, infatti non sono riuscita ad avanzare altre le prime trenta pagine. Non sono indifferente all’argomento, anzi, in passato è stato per me fonte di riflessione personale. Ad esempio la lettura di Ave Mary di Michela Murgia mi ha offerto diversi spunti, ma in un’ottica meno "bigotta" e più vicina alla realtà delle donne nella contemporaneità. Avremmo tanto bisogno di un confronto esplicito e intellettualmente libero, soprattutto oggi che tanti diritti delle donne sono messi in discussione.

Roberta Barbera

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La mia educazione cattolica (asilo e scuola elementare all’Istituto San Gioacchino gestito da suore) mi ha senza dubbio aiutato a leggere ed apprezzare e credo anche in parte a capire (o a capire in parte), questo libretto di preparazione alla festa dell’Immacolata Concezione. Per entrare veramente nello spirito del libro credo sia però necessario avere la ’Fede’. Fede che a me manca e che apparentemente ha l’autore che comunque ne ha fatto anche il suo mestiere. E’ infatti un presbitero di Santa Romana Chiesa e professore ordinario dell’Università Pontificia a Roma. Quindi come da sua esplicita ammissione ha un ruolo istituzionale molto chiaro. Ma queste sono considerazioni di una vittima del peccato originale e come ha anche avuto occasione di dire mia moglie, nel mio caso non ci sono Santi.





Marcello Carossino