< Bravissima di  Paola Moretti (66thand2nd)

Qui di seguito le recensioni di Bravissima raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Bravissima è Teodora, bambina di otto anni che sembra avere un grande talento per la ginnastica artistica. La sua famiglia si è trasferita da poco a Feudi marina, una cittadina sull’Adriatico, a causa del trasferimento di lavoro di suo padre. Antonella, mamma di Teo, non vede di buon occhio la disciplina scelta dalla figlia, soprattutto a causa dell’età di sviluppo che la bambina sta affrontando. Con una scrittura limpida e pulita l’autrice racconta della crisi nel rapporto madre-figlia, la prima scissa tra la consapevolezza di dover sostenere sua figlia nella sua passione e la presa di coscienza dell’impegno fisico e psicologico che la disciplina richiede alla bambina; la seconda determinata e sicura di voler coltivare il suo talento. Sarà una questione improvvisa a decidere le sorti di Teodora.
Ho apprezzato tantissimo la cura nelle descrizioni dell’ambiente circostante e delle festività; la vicenda si sviluppa in maniera coerente e realistica, restituendo una chiara immagine dei rapporti tra i personaggi senza appesantire troppo la narrazione.

Miriana Serravalle

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E’ un libro un po’ noioso, dove non succede praticamente nulla. la storia ruota tutta attorno ad una ragazzina adolescente che vuole diventare un’atleta di ginnastica ritmica e poi non ci riesce per via di una scoliosi. Insomma una storia poco interessante .

lorella maurizi

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Bravissima mi ha colpito subito con le sirene, il legame con il mare, la scrittura più fluida e la storia con lei. Ho trovato molto interessante il contrasto tra l’ondeggiare delle sirene e la ferrea disciplina della ginnastica artistica.

Chiara Contri

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Sebbene nessuno dei due libri che mi sono stati assegnati mi abbia entusiasmato, ho trovato questo di Paola Moretti più equilibrato. La scrittura non presenta momenti di particolare elevatezza ma è scorrevole, la narrazione ben risolta tra la descrizione di personaggi molto reali e ben tratteggiati e una trama in cui le vicende e le relazioni risultano credibili.
Segnalo che ho sentito quanto narrato particolarmente vicino in quanto, curiosamente, ricalca una mia personale esperienza di vita. Per questo ho potuto apprezzare particolarmente l’approccio dell’autrice e la presentazione di riflessioni e comportamenti che mi hanno suggerito diverse chiavi di lettura, a distanza di tanti anni.

Elisabetta Bondioni