< But we’re not the same. Gli anni più visionari degli U2 di  Daniele Funaro (Arcana)

Qui di seguito le recensioni di ButWhereNotTheSame raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Una biografia veramente ben scritta degli U2 perché non si sofferma solamente sugli aspetti musicali, ma tratta a fondo il contesto storico in cui la band di Dublino ha mosso i primi passi. Un’ atttenta analisi sia sociale che politica che permette di capire le scelte fatte, il processo creativo e le persone che hanno influenzato gli U2. Interessante anche per chi non è un fan di Bono e compagni.

Magda Coretti

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But we’re not the same - Aching baby, zooropa e lo Zoo Tv Tour gli anni più visionari degli U2 scritto da Daniele Funaro per la casa editrice Arcana Edizioni pubblicato nel 2021
 Premetto: non ero una accanita ascoltatrice degli U2 ma dopo aver letto questo saggio mi sono immersa completamente nella loro musica seguendo l’ordine storico proposto dal libro e sono rimasta entusiasta. Gli eventi storici legati a quel periodo li ho vissuti tutti in prima persona e adesso ricollegarli ai brani degli U2 è stata una vera scoperta! Un gruppo pop che ha conservato per molto tempo  le proprie radici irlandesi per poi  immergersi  durante la permanenza a Berlino, all’epoca luogo di stimoli, nella ricerca del suono e le evidenti differenze musicali all’interno del gruppo hanno generano un risultato comune anche in presenza di sensibilità diverse. Questa è stata la grandezza degli U2. Siamo passati dai “semplici concerti” a show straordinariamente coinvolgenti dove le immagini affiancavano la musica senza mai sovrastarla. Il suono della mitica chitarra di The Edge, morbida e allo stesso tempo tagliente, è stata e rimarrà per sempre un modello di riferimento. La voce di Bono ha scandito i testi scritti magistralmente (anche se ultimamente proprio Bono ha criticato gran parte del lavoro degli U2 considerando alcune canzoni e la sua voce "imbarazzante"; una crisi artistica che ha sorpreso tutti. Forse un ripensamento

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Leggero, ovviamente fin troppo specifico
Non lo leggerei né consiglierei, adatto ai fans

Claudia

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È possibile ricostruire un decennio di cambiamenti mediante la musica? A quanto pare si può! I dieci anni di interregno tra i due secoli rappresentano una parentesi molto interessante dal punto di vista storico ma anche dal punto di vista musicale. La musica in quegli anni fu una misura dell’incertezza in cui vivevamo. Quel decennio coincide esattamente con la mia adolescenza, con il periodo in cui ho scoperto il rock. E l’autore, ai tempi anche lui adolescente, riesce perfettamente a cogliere l’essenza di quei cambiamenti e a descriverli attraverso la storia degli U2.
Sebbene io non sia mai stata una fan degli U2, ho apprezzato molto il libro e lo consiglio vivamente soprattutto a chi ha vissuto quegli anni e vuole riviverli forse con una punta di nostalgia.

Vera Muccilli

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argomento interessante ed esposizione quasi enciclopedica da parte dell’autore, che mi ha fortemente colpito per la padronanza dell’argomento. Ma il dettaglio con cui viene sviluppata la storia della discografia del gruppo rock U2, nell’ultimo decennio del secolo scorso, è decisamente troppo minuziosa per i non addetti ai lavori, quindi a me è risultata un poco noisa.

Anna Maria Baccan

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Il titolo forse può fuorviare , infatti il saggio non parlerà solo degli U2 ma sopratutto del mondo musicale che circondava quel periodo in particolare.
Perciò lo consiglio ai lettori più giovani che potranno essere incuriositi di questo mondo che potrebbe sembrare preistoria per loro.

Domenico Saverio Matarozzo

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Saggio per appassionati degli U2, dettagliatissima, documentatissima e appassionata esegesi di tre album del gruppo irlandese... purtroppo io non li amo,...

andrea tertulliani