< C’è un cadavere al Bioparco di  Walter Veltroni (Marsilio)

Qui di seguito le recensioni di CEUnCadavereNelBioparco raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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CEUnCadavereNelBioparco è facile da leggere e divertente, dà lezioni di biologia e racconta storie di animali, ma mi ha interessato meno del dramma umano, a cui viene data meno attenzione, poiché deve essere un segreto fino a quando il mistero non sarà risolto.

Salomé Blanco López

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Torino 5 “Letture sotto la Mole”
coordinato da Elena Colajanni
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Non ho mai amato i gialli, tuttavia l’opera di Veltroni mi è piaciuta: Il racconto è strutturato in ampi quadri dedicati ai vari protagonisti con lunghe e lente digressioni che innervosiscono un po’ il lettore desideroso di arrivare al punto centrale: l’omicidio, cosa che accade dopo 45 pagine. I personaggi però non emergono particolarmente e questo vale anche per il commissario-detective, un intellettuale piacevole con vari interessi, molto apprezzato dai suoi uomini. La seconda parte del racconto invece procede in modo più spedito, l’indagine prende forma concentrandosi sull’ambigua figura del morto, si dilata coinvolgendo tutti gli operatori del Bioparco fino al confronto che inchioderà ciascuno alle sue responsabilità. Tutte le figure riveleranno uno spessore nuovo costringendo il lettore a tornare sui quadri iniziali con maggiore interesse; ci sono vari temi che si potrebbero sottolineare come il discorso sull’intelligenza, sulla cultura e l’uso della parola che può fare male e annichilire la vittima, l’indagine sulle oscure regioni della psiche umana e altro ancora. Fantastica l’idea del serpente anaconda, figura simbolica del racconto, ma anche di una natura animale più innocente dell’uomo. La scrittura è decisamente piacevole nell’ alternanza di toni diversi con continui rimandi anche ironici alle varie arti; particolari le descrizioni meticolose degli ambienti, le visioni di Roma, la capacità di suscitare la “suspense”.

Danila Oppezio