< Chi ha paura dei vaccini di  Andrea Grignolio (Codice)

Qui di seguito le recensioni di ChiHaPauraDeiVaccini raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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la ricostruzione della storia dei vaccini e dei movimenti anti-vaccinali è molto chiara ed esaustiva e sempre supportata da dati specifici senza cadere nella faziosità. l’autore riesce a mantenere sempre un punto di vista molto obiettivo. molto interessante, direi che è una lettura consigliata a prescindere dalla pandemia covid. la trattazione rigorosa non risulta però pedante e si fa leggere anche dai non esperti.

valentina barba

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Molto istruttivo, l’ho letto davvero velocemente proprio per l’attualità dell’argomento. Diciamo che ho fatto molte scoperte interessanti e, allo stesso tempo, ho avuto conferma di alcune cose che conoscevo solo in parte. Lo consiglio ha chi nutre ancora dubbi o anche solo per saperne un po’ di più sulla storia delle vaccinazioni.

Valeria Rago

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C’è un gran bisogno di testi come questo scritto con profondo spirito scientifico, argomentazioni chiare e comprensibili, dati inconfutabili. Utilissimo per giovani genitori e non solo.

Maria Angela Bertolotto

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Il saggio è ben costruito: attraverso un excursus storico si arriva al focus del problema trattato, ovvero la diffidenza nei confronti dei vaccini. Le argomentazioni sono ben sviluppate e trattate in modo obbiettivo, dando spazio a tutte le opinioni. Un’ottima lettura per aprire gli occhi su pregiudizi/preconcetti accettati ingenuamente che risultano essere pericolosi.

Chiara Casali

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Perché abbiamo avuto bisogno dei vaccini e come sono nati? Sono d’aiuto o sono pericolosi come pensano i novax? Perché ci sono i novax? Tutte le risposte in un libro illuminante e istruttivo.

Giada Caparrotta

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“Chi ha paura dei vaccini?” di Andrea Grignolio non è un testo che nasce sull’onda della reazione alle assurde manifestazioni di piazza che una parte non trascurabile della popolazione ha indetto contro l’obbligatorietà del vaccino per contrastare la pandemia di COVID-19. Il libro, infatti, era già uscito, nella sua prima edizione, nel 2016 ed è stato solo aggiornato. La storia dei progressi scientifici che dalle prime vaccinazioni contro il vaiolo, a fine del settecento, hanno portato negli ultimi duecento anni a salvare la vita di milioni di persone (in particolare di bambini) che altrimenti sarebbero perite per malattie altamente infettive gravi quali colera, peste, tubercolosi, tifo, morbillo, rosolia, etc., è anche la storia di quei movimenti che, prima marginalmente poi con sempre maggiore diffusione, hanno contrastato l’uso dei vaccini sostenendone, malgrado le evidenze scientifiche, l’inutilità o, peggio, la pericolosità. Il libro tenta di spiegare perché tale fenomeno si stia oggi paradossalmente diffondendo tra fasce di popolazione aventi un buon livello di istruzione e un discreto status economico-sociale, indicandone le ragioni neurocognitive, sociali ed evolutive e suggerendo le strategie per superare le strettoie cognitive, in cui incappa la “razionalità limitata” dell’essere umano, che in contesti di rischio portano ad adottare scelte sbagliate quali quelle di non fare vaccinare i propri figli.

CESARE FOGAZZAesare