< Chiese chiuse di  Tomaso Montanari (Einaudi)

Qui di seguito le recensioni di ChieseChiuse raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Libro interessante e soprattutto originale.
La tesi sostenuta indaga come forma e funzione del sacro si intreccino a forma e funzione del profano e come, soltanto insieme, costruiscano una memoria umana che preserva i suoi monumenti e così preserva se stessa; tutto si sviluppa grazie a uno sguardo che percorre senza sosta un tempo ininterrotto tra il passato e il presente, e rende appassionante il percorso di riscoperta delle innumerevoli chiese d’Italia.
Erudito e scientifico nella ricerca, attuale ed a volte anche partigiano nelle soluzioni proposte, ha tutto per avvincere il lettore competente e non solo.

Carlo Alfieri

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Uno sguardo ampio sul patrimonio artistico e culturale costituito dalle chiese italiane, così tante ma anche così tanto abbandonate. Questo libro invita a riflettere sulle potenzialità della nostra eredità nazionale il cui futuro sembra molto incerto.

Federica Lorenzin

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Molto interessante la tematica trattata

Maria Franchi

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Mi è molto piaciuto il testo. Nonostante questo parto da due difetti che personalmente ho riscontrato: avrei preferito una descrizione più lunga delle opere presentate, quella offerta era giusto un assaggio. In secondo luogo ho trovato la scrittura un po’ complessa, si rendeva necessaria una seconda lettura e talvolta nemmeno questa era sufficiente per comprendere i molti riferimenti a luoghi, personaggi, dati…
C’è stato però un aspetto positivo che ha messo in ombra qualsiasi possibile “difetto”: il libro ha innescato in me un profondo desiderio d’Arte. E l’appetito è stato solo stuzzicato…

Michela Trotta

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Il testo, come già il precedente di Montanari, presenta alcune ’opere’ d’arte che abbiamo tutti sotto gli occhi nelle nostre città. Il tono non è mai didattico, ma discorsivo e coinvolgente. L’autore ci stimola a trovare il bello non solo nelle grandi opere e negli artisti più celebrati, ma anche nel nostro quotidiano.
Considero molto interessante, e necessario di questi tempi, un’approccio alla conoscenza che ci renda tutti più umani.

Lucilla Giovene