< Come ammazzare il tempo quando sei morto di  Sal Costa (Morellini)

Qui di seguito le recensioni di ComeAmmazzareIlTempoQuandoSeiMorto raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Ho trovato Come Ammazzare il Tempo Quando Sei Morto una piacevole lettura. I personaggi tutti, anche i minori, sono molto ben caratterizzati, la scrittura risulta a mio avviso spontanea, i titoli dei vari capitoli sono esilaranti.

Margherita Pera

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Raro leggere un libro ambientato in Sicilia non farcito di dialoghi in dialetto locale o con chiara ambientazione alla Montalbano. Libero da stereotipi. Leggerlo e ascoltando la playlist associata dona al testo una dimensione aggiunta, molto apprezzabile. Regala spesso ironia genuina.

Giovanni Lonati

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Ironico e divertente, il romanzo si è rivelato una piacevole lettura. Le pagine scorrono veloci tra una risata e l’altra e l’autore riesce a trasmettere quella leggerezza di cui oggi abbiamo tanto bisogno.

Eleonora Ferri

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La narrazione è fluente, a volte torrenziale: un giallo che può garbare anche ai non avvezzi al genere. Il primo impatto è piacevole; sicilianità di moda, ritmo incalzante, ambientazione inizio millennio per sessantenni tonici. I personaggi di contorno sono macchiettistici, ma non stonano. L’intreccio diventa sempre più accattivante e complesso, ma nel finale sembra sfuggire di mano all’autore: la storia si risolve con un’esasperata escalation di violenza, fuori contesto. Un eccesso di crudeltà che infastidisce. Il tentativo di inquadrare la vicenda nel flusso dei misteri d’Italia è debole. Nel complesso, un’occasione mancata.

Paolo Degli Esposti

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Come ammazzare il tempo quando sei morto. Autore: Sal Costa

Recensione

Un noto e anziano senatore di Catania chiede al detectice Salvo...... di trovare le prove che la giovane moglie lo tradisce, al fine di chiedere la separazione e divorzio senza senza spendere una lira per gli alimenti.
I due presunti amanti vengono trovati cadaveri in luoghi e giorni diversi.
Il primo ad essere sospettato di omicidio è il senatore, che viene fermato, ma prima riesce a dare l’incarico al detective di indagare per provare la sua innocenza, consegnandogli con preghiera di conservarlo, un piccolo oggetto, rivelatosi poi un microfilm.
Il titolo non mi piace, ma scelgo Come ammazzare il tempo quando sei morto, perché è un discreto thriller con sprazzi di attualità politica, ma anche semplicemente per i due difetti, a mio parere, dell’altro titolo che sono: continui flasc back e in una parte di fantascienza che non mi piace.

Renato Antoniolli