< Come carne viva di  Francesca Neri (Rizzoli)

Qui di seguito le recensioni di ComeCarneViva raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Ho trovato il romanzo autobiografico di Francesca Neri molto toccante ed a tratti commovente. La conoscevo per i film a cui ha preso parte, alcuni per l’appunto citati nel corso della narrazione e poi per essere la moglie di Claudio Amendola ma in tutta onestà non avevo idea che soffrisse di una malattia così debilitante come la cistite interstiziale cronica. Ciò che mi ha colpito è la sua forza di volontà e la consapevolezza nonostante le indicibili sofferenze che prima o poi ce l’avrebbe fatta, quanto meno, a controllarla. Un aspetto biografico del racconto di Francesca che personalmente mi ha un pò turbata è questo rapporto inesistente con la madre in quanto persona totalmente anaffettiva e incapace di dimostrazioni d’affetto nei confronti della figlia. Il passaggio più scioccante ,infatti, almeno per quanto mi riguarda è quello in cui lei dai discorsi in famiglia ne capta uno sull’ipotetica esistenza di una sorella gemella. Il non detto in famiglia come luogo d’origine,le aspettative disattese secondo la famiglia spinge Francesca a trovare conferme altrove e qui arrivano le prime esperienze nel cinema,anche all’estero ecc. Poi arriva la malattia che da lettrice ho percepito come quello che Francesca Neri stessa nel libro chiama momento "sliding doors" in cui c’è la netta distinzione tra la Francesca Neri attrice, personaggio televisivo, sempre in viaggio, sempre di corsa che pure con la clavicola fratturata non può mancare alla manifestazione cinematografica e poi c’è la Francesca che si rende conto che le priorità sono altre e fà un passo indietro. Ho amato tanto questo libro perché Francesca Neri attraverso la sua biografia ha affrontato temi come il rapporto familiare, il lutto, non solo inteso come morte, perché in questo caso secondo me anche l’anaffettività di un genitore nei confronti di un figlio rappresenta una sorta di lutto, la psicoterapia come percorso di autoanalisi e conoscenza di se stessi sebbene, ahimè, sia considerata ancora con un certo scetticismo purtroppo. Non ultima la malattia vista come, certo, talvolta un percorso arduo da affrontare ma anche un punto da cui ripartire.

Antonella Francesca D’Inzeo

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Non è un saggio. E’ una autobiografia.

Teresa Pintori

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Molto ben scritto e descritto, attrice Italiana tra le mie preferite, ho letto molto volentieri la sua biografia.

alessandro spinello

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Come carne viva è l’autobiografia dell’attrice Francesca Neri: è un libro triste, amaro pieno di sofferenza psichica e fisica, senza pudore e senza nascondimenti. Entriamo nel dolore della sua vita segnata da una famiglia non adeguata ai bisogni psicologici di Francesca, alle scelte lavorative basate su una visione alterata di se stessa fino al lunghissimo racconto degli anni della malattia. Gli ultimi capitoli raccontano di una ripresa a vivere, non un superamento del dolore, ma dell’accettazione della sofferenza e del vedersi diversi.
Nel leggere il libro si resta schiacciati da questa storia dolorosa si fa però fatica a trovare un livello “meta” che possa far riflettere o comunicare qualcosa ad un lettore che non sia interessato alla storia personale dell’attrice.

Alessandro Innocenti

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Una storia commovente, vissuta in diretta con apprensione e documentata in maniera precisa e coinvolgente

Francesco Maria MASSETTI

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Ammetto che ero prevenuto e troppo condizionato dal giudizio sull’autrice come "attrice e personaggio pubblico".
Alla fine invece il libro non mi è dispiaciuto per nulla e faccio ammenda dei miei pregiudizi: come già anticipato, perde il confronto solo per una questione di originalità (ravvisata nell’altro testo).

Vincenzo Arrigo

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Spesso delle persone famose pensiamo di conoscere tutto, la loro vita è soggetta ad un’esposizione costante che ci fa credere che bastino amori, amorazzi e carriera a fare di (in questo caso) un’attrice quello che è. In realtà c’è sempre di più, questa storia lo dimostra.

Jessica Crosato