< Come costruire un alieno di  Marco Ferrari (Codice)

Qui di seguito le recensioni di ComeCostruireUnAlieno raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

* * *

 

Ben scritto, interessante e divertente.

cristina terenzio

* * *

 

Mi è piaciuto il modo in cui l’autore ha cercato di "costruire" un alieno con simili caratteristiche biologiche e chimiche all’uomo della Terra e traslato su un pianeta con similitudini ad essa. Alla fine si comprende che l’unico modo per ipotizzare una vita "aliena" è quello di immaginarla come l’unica che conosciamo.

VALTER BAROCELLI

* * *

 

Interessante la tematica, spunti utili per approfondire ma scritto in modo troppo discontinuo, è vero che trattasi di un saggio non di un romanzo ma avrei preferito maggiore continuità tra un capitolo e l’altro.

Elena Tonani

* * *

 

Un libro sulla Vita. Come dovrebbero essere fatti biologicamente gli alieni per poter vivere in mondi diversi dal nostro, considerando “ Mille Mila forme di vita” ? Già è difficile definirla, la Vita. Si parte con un capitolo scritto apposta per provare a farlo e poi ci si immerge piano piano in un paradiso per curiosi. Chimica , fisica , biologia ma anche fantascienza, cinema, narrativa. Citazioni, bibliografia e note a piè di pagina che se cominci a cercare le fonti non finisci più e parti, è il caso di dirlo , per mondi lontanissimi. Leggendo questo libro mi è venuto in mente il film “ Il mio amico in fondo al mare” che potrebbe esserne l’ideale colonna sonora e visiva. È la storia del rapporto che si instaura tra un uomo e un polpo, specie aliena per eccellenza. In qualunque mondo ci troviamo, mi sembra che voglia farci capire anche lo scrittore del libro, la condizione necessaria perchè la vita si mantenga è che ci sia una Comunicazione tra gli esseri viventi. Nel film si raggiunge con un dito che sfiora un tentacolo, il libro ipotizza l’uso di segnali luminosi , visivi, odorosi e anche altri mezzi difficilmente immaginabili pur di riuscire a ottenerla. Concludo citando a questo proposito una famosa battuta degli Storpionimi ( gruppo che raccomando a chiunque adori i giochi di parole): “ Ho avvistato un ufo in provincia di Bari, parlava Italieno”

Giuseppe Caluri

* * *

 

MARCO FERRARI
COME COSTRUIRE UN ALIENO
L’autore dimostra di possedere un alto grado di conoscenza delle specie e delle loro evoluzioni. Coglie perfettamente la correlazione tra ecologia ed evoluzione che sono alla base degli ecosistemi. Immaginare una vita aliena oltre i confini terrestri tenendo presente le uniche leggi che conosciamo sull’identità e la funzione dei viventi. L’autore rifugge ogni forma speculativa riguardo a probabili culture aliene su altri pianeti e lo fa con una mole d’informazioni e studi accurati che ci consegnano un saggio scientifico d’inestimabile valore. La parte che mi ha più entusiasmato è quella legata ai codici genetici e ai misteri insoluti della biologia: il duplice ruolo del RNA nel trasmettere informazioni importanti nel DNA e nello stesso tempo contribuire alla costruzione delle proteine; la correlazione tra ecologia ed evoluzione che sono alla base degli ecosistemi.
La lettura di “Come costruire un alieno”
di Marco Ferrari è stata un andirivieni tra un argomento e l’altro, per comprendere meglio i concetti espressi. Ciò mi ha permesso di entrare nel dettaglio di alcuni argomenti che ho ritenuto di grande interesse.

Pietro Criaco

* * *

 

Bel libro rigoroso e divulgativo insieme,come solo chi ha le idee chiare può fare. disamina rigorosa dei meccanismi che hanno portato la vita sulla terra ,ed il funzionamento della stessa, chimica biologia ecologia, con l evoluzione come motore del tutto. Non ci sono alieni descritti o omini verdi , ma i meccanismi che possono portare in un altro pianeta la vita che noi conosciamo, quella basata sul carbonio, ma altre forme basate su altri elementi sapremmo riconoscerle? Bel quesito

Antonio Manfredi

* * *

 

Affascinante

* * *

 

Pensavo potesse essere una provocazione ed, invece, l’approccio è serio, terribilmente e sconsolatamente serio.
Come denuncia lo stesso autore, è un’ipotesi di biologia extraterrestre.
Partendo dalle leggi della fisica e della chimica, si addentra negli studi della biologia terrestre affannandosi a trovare addentellati utili su cui fondare il proprio assunto, salvo ad arrendersi poi all’evidenza: “ogni ipotesi (è) troppo speculativa”.
Non ha il rigore della scienza, né il fascino della fantascienza.

MARIA STELLA PORRETTO