< Come navi nella notte di  Tullio Avoledo (Marsilio)

Qui di seguito le recensioni di ComeNaviNellaNotte raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Bel thriller ambizioso, ambientato in un futuro post Covid molto prossimo . Purtroppo la distopia presentata dal romanzo risulta ampiamente superata dai fatti contemporanei, ma questo non e’ colpa dell’autore. Quest’opera, come la concorrente, e’ meta-letteraria ( spero di non usare a sproposito il prefisso "meta"), dato che il protagonista e’ uno scrittore che scrive gialli ambientati a Venezia che si trova catapultato in un’avventura che si svolge in una citta’ turistica della costa veneto-giuliana. Il racconto e’ godibile, e inquietante, la fine un po’ frettolosa mostra senza equivoci che ci aspetta una seconda puntata in uno scenario diverso ( una ricerca in rete parla di trilogia). Nei tornei non esiste il pareggio, diciamo che questo romanzo perde al tie-break al quinto set. Piu’ che altro perche’ lo schema dell’uomo tranquillo che si ritrova in un mare di guai con una bella compagna ( fuori dai cliche’, a dire il vero) e’ un po’ gia’ visto. Aspetto comunque le altre puntate e lo consiglio.

Ferdinando De Tomasi

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Circolo dei lettori
di Roma 2 “Passaparola”
coordinato da Giulia Alberico
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Al confine orientale italiano, sulla costa intorno a Trieste, crocevia della storia europea, si svolge la parte centrale di questo romanzo che mette insieme diversi generi: il noir classico, il poliziesco, la distopia, il fantasy di un vicino e temibile futuro, la vicenda amorosa che coinvolge il protagonista, lo scrittore ex poliziotto Marco Ferrari. Lui vive a Friburgo, nella Germania Green, dove ormai da molti anni si è rifugiato dopo essere stato allontanato dal servizio della polizia italiana. La storia è labirintica, piena di colpi di scena, di coinvolgimento nella storia passata, molto interessante nel suo svolgimento.  Avoledo   usa     un linguaggio   denso   e   molto   ben   costruito,   capace   di   farci   immaginare   storie   plausibili   anche   se   davvero spaventose: un mondo in cui gadget elettronici ,  servizi segreti, frodi informatiche, social media impalcabili condizionano le vite e i progetti. L’attrazione fra Miriam Milani e Marco Ferrari è una belle storia, che i due non possono vivere, e i lettori ne capiranno le ragioni. Ma sono davvero due bei personaggi, incastrati in vicende spaventose, che forse attendono al varco tutti noi in un futuro incerto ed insidioso   che è ormai troppo vicino  alle  porte dell’Europa.

Elisabetta Bolondi

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Trama molto complicata in cui si intrecciano vicende personali e storiche, sia del periodo in cui il romanzo è ambientato (nel futuro post-pandemico) e sia del secolo scorso (da dove emergono personaggi e avvenimenti legati al periodo nazi-fascista). Il protagonista si trova coinvolto, suo malgrado, in una serie di rocambolesche avventure che mettono in discussione le sue scelte di vita (ha abbandonato la polizia, si trasferisce in Germania, lì diventa scrittore e lì instaura un rapporto di coppia con una foto-reporter di guerra tedesca, impegnata in viaggi pericolosi in tutto il mondo). Il passato storico e personale riaffiora nella vita tranquilla del personaggio facendo saltare le coordinate tranquillizzanti della vita ordinaria ed allora nulla “è” più come sembra: persone e fatti assumono aspetti e prospettive non previste; in un susseguirsi di colpi di scena e svelamenti, tra il realistico e il fantastico, tutto si capovolge con ritmi cosi repentini, da evocare piuttosto un racconto poliziesco a fumetti. L’autore adotta un linguaggio asciutto e ben costruito, ricco di molte citazioni musicali, come nei romanzi polizieschi di tradizione americana e di rimandi letterari; ci coinvolge rendendo le sue storie cariche di “suspense” plausibili anche se terrificanti. Come sarà il mondo, come saremo noi dopo la pandemia?
La storia si svolge in un mondo futuro dove i personaggi, condizionati non solo dai ricordi del proprio passato (l’ex-poliziotto, per esempio, ricorda ma rifiuta di collocare in un tempo preciso del proprio passato un grave e doloroso fatto di violenza che ha sconvolto la sua esistenza – e che il lettore contemporaneo riconosce benissimo-),ma anche disorientati dalla partecipazione di nuovi soggetti storici sulla scena mondiale (come ad esempio, la Cina), da nuovi media elettronici, nuove frodi, nuovi modi di utilizzare i servizi segreti e tanto altro, sono costretti a confrontarsi con modi diversi di vivere e a gestire nuove paure.
L’inverosimile svolgersi degli avvenimenti sembra concludersi con il ritorno ad una tranquilla vita routinaria, che, invece, viene, di nuovo, stravolta da una telefonata drammatica.Come “navi nella notte” gli umani si incontrano, si scontrano, si allontanano, si inseguono.

Raffaella Cammarano

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E’ un libro un po’ giallo, un po’ thriller, un po’ intrigo internazionale, dove niente è come sembra, alla lontana sulla falsa riga dei libri di Dan Brown. La vicenda narrata   si   svolge   sullo   sfondo   della   crisi   economica   post   2008   e   post   prime ondate pandemia (la cosiddetta “Situazione”). Sono stati eventi sufficienti a far cambiare le persone? Solo in apparenza, è l’amara conclusione del narratore. La scrittura   è   veloce, lineare,   accattivante.   Ci   sono   belle   considerazioni   come ad esempio sul concetto di tempo, che non bisogna catalogare in modo lineare come passato, presente   e   futuro, ma   come   una   “matassa   temporale,   per   cui   tempi lontani  sono in realtà vicini, sovrapposti come gli strati di una cipolla” oppure come diceva Einstein “il tempo è tutto insieme, tutto compresente..”. Lo scrittore si   sofferma   anche   a   parlare della   memoria,   alla   cui   “porta   bussano   i   nostri morti”, ma, nonostante tante citazioni di classici della letteratura, il libro non
decolla. Rimane tuttavia un libro accattivante, nel suo insieme gradevole e di compagnia.

Amina Vocaturo

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Un thriller che sposa la teoria del grande complotto, di grande successo durante la recente pandemia, definita nel racconto “la Situazione”. Il futuro imminente descritto appare decisamente oscuro e pericoloso, almeno quanto l’intero secolo che lo precede. Le tenebre del Male (il Nazismo mondiale) si mescolano in questo racconto-frullatore in cui riescono a convivere insieme a Von Ribbentrop, i Narcos, Elon Musk, il Mossad e persino lo scontro tra Ucraini e Russi. Romanzo d’azione e poca riflessione, propone uno scrittore-eroe tormentato da una ‘colpa’ che allude ai fatti del G8 di Genova, che si narra come personaggio e che tra le righe tenta di mostrare come l’Autore può voler uccidere il suo protagonista. Dotte citazioni ( i giovani sono Eloi maleducati) e una scrittura di maniera, ma con i tanti gadgets tecnologici e teneri animali la tensione prende quota e rende godibile la lettura.

Alfredo Menichelli