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Intrigante fin dall’inizio.
Dalla presentazione dei personaggi fino alla fine
Chiara
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L’inizio sembra riportarci ad un noir e invece è la storia di un’amicizia tra un ragazzino intelligente che vuole imparare a giocare a scacchi per vincere un torneo che cambierebbe la vita a lui ma soprattutto a sua madre, che è una madre single e che ha anche problemi di salute. C’è la voglia di riscatto, il restituire la fatica e il sacrificio di una donna che fa da madre e da padre e un uomo disilluso che però è affascinato dalla tenacia di questo ragazzino.
Francesca Sanna
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Comincia a Brooklyn è un romanzo ambientato nella metropoli per eccellenza, New York. Sin dalle prime pagine Federica Piacentini descrive con dovizia di particolari i luoghi che fanno da scenario alla storia . L’impressione del lettore, di conseguenza, non può che essere di gran smarrimento. Tale sensazione è oltremodo amplificata se pensiamo che il protagonista della storia, Martin Gale, è un bambino di 9 anni che porta già con sè il fardelllo di una vita piena di affanni e dispiaceri.
La Piacentini ha avuto il merito di scrivere una storia americana adottando uno stile molto italiano per certi punti di vista, ma sempre decisamente elegante e scorrevole.
Giorgia Recchia
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Bella New York come sfondo della storia,simpatica la figura del giovane protagonista ma mi sembra un romanzo già letto e con una ambientazione d altri tempi...ho fatto fatica a sentirla attuale.
Elena Macrini
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Ho amato moltissimo le citazioni riferite alla musica.
Ilari bottarel
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Un piccolo intenso romanzo breve molto delicato, un pò triste ma con una nota di speranza che conclude la storia narrata.
Martin è un bambino che vive a New York, un padre inesistente, una madre malata che deve rabattarsi per mettere in tavola da mangiare, dei nonni che vede quasi di nascosto e Mama Jean che è quasi una seconda mamma. Martin vuole aiutare la sua mamma, vuole che sopravviva che lo veda diventare adulto ma la malattia è più forte,più cattiva e così che il piccolo si mette in testa di partecipare e vincere un torneo di scacchi dove il montepremi finale è di quarantamila dollari. Sarebbe la risposta a tutti i suoi problemi e così cerca in tutti i modi di prepararsi, di diventare così bravo da battere tutti quanti. Un bambino che affronta la dura realtà con tenacia, perseveranza, che non si può non amare; ci viene voglia di abbracciarlo, di stringerlo a noi per conservare la sua ingenuità e fanciulezza. È stato difficile non scegliere questo romanzo perché l’ho molto apprezzato e sono stata felice di poterlo leggere.
Francesca Cossu