< Compagni! Il romanzo del congresso di Livorno di  Federico Mello (Utet)

Qui di seguito le recensioni di Compagni raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Il libro “Compagni! Il romanzo del Congresso di Livorno” è un testo coinvolgente. L’autore Federico Mello riesce a ricreare l’atmosfera che si respirava durante il Congresso del 1921, intreccia antefatti e riferimenti storico culturali con maestria, fa rivivere le diverse posizioni politico-filosofiche attraverso le voci dei personaggi.
Il lettore si ritrova con gli altri convenuti nel teatro Goldoni in trepidante attesa di ascoltare l’ultimo comizio: l’intervento di Turati.
All’interno di un torneo letterario sui saggi non è stato facile per me considerare il testo letto come un saggio; lo stesso autore fa notare nel titolo e nelle note metodologiche che si tratta di un romanzo storico, in cui gli eventi vengono riadattati e organizzati in base alla trama come succede ad esempio con la durata del convegno ridotta ad un solo giorno.
È una lettura molto piacevole che partendo da uno spaccato storico non manca di fornire spunti di riflessione e agganci con l’attualità.
Mi sarebbe piaciuto trovare alla fine del testo una puntuale bibliografia per appagare, andando direttamente a consultare le fonti, la curiosità che la lettura stimola.

Simona Toma

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Per quanto forse il numero di pagine del romanzo-saggio sia eccessivo e i dettagli in cui si incunea la narrazione comunichino il senso di una meticolosità un po’ estenuante, l’autore riesce a trattare un tema di per sé non avvincente (un congresso, la scissione di un partito) in un italiano poetico da un verso e rigoroso dall’altro che cattura, perché immerge il lettore in un’atmosfera del tutto nuova. Da una parte, infatti, abbiamo la storia, la politica, il congresso, ma dall’altra abbiamo le singole anime che concretamente la vivono e ci si dibattono, in quella storia di tutti. L’essere riuscito a tenere insieme coralità e individualità, oggettività e lirismo malinconico, sguardo puntuale sul momento storico individuato e alone di tragedia di chi sa cosa succederà dopo nel ventennio fascista rendono l’esperienza di lettura di questo strano "romanzo" veramente particolare ed arricchente.

Laura Aresi

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Compagni racconta la storia del congresso di Livorno dei protagonisti anche di quelli non menzionati nei libri di storia È interessante per capire come è stato possibile che nel momento della crisi coloro che avevano come simbolo il pugno chiuso si siano presentati divisi
L’idea della rivoluzione li tiene lontani dalla realtà politica e sociale dell’Italia

Franca Ariola

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Pur conoscendo a grandi linee le vicende del congresso socialista di Livorno, nel libro ho trovato vicende e situazioni che non conoscevo. Il libro alterna la cronaca del congresso, con le vicende politiche e sociali che hanno influenzato e condotto alla scissone. Molto interessante. L’unico appunto. Non ho trovato funzionali invece alcuni snodi nel racconto (per introdurre un qualche elemento di originalità?). Un esempio è quello del giornalista che, in una pausa del congresso, incontra Lazzari: è del tutto superfluo per la vicenda raccontata.

Roberto Giusti

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Molto interessante.
Ho letto con attenzione questi momenti della storia politica italiana che non conoscevo.
Saggio molto particolareggiato ed articolato, adatto per gli amanti della storia del nostro paese.
Non ho ancora terminato la lettura perché è un libro che non si può leggere in pochi giorni ma che sicuramente porterò a termine.

Anna Maria Villa