< Complotti di  Leonardo Bianchi (MinimumFax)

Qui di seguito le recensioni di Complotti raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

* * *

 

Leonardo Bianchi descrive le teorie dei complottisti e le smonta come se fossero castelli di carta. Spiega l’origine e la diffusione di queste teorie, analizzando e confrontando i dati in modo preciso e puntuale.

Silvana Ciuonzo

* * *

 

Libro interessantissimo: non avevo mai sentito parlare delle teorie complottiste e questo ha sicuramente destato la mia curiosità. E’ scritto molto bene, basato su una ricerca approfondita e documentata e il fatto che ci siano tanti riferimenti all’attualità lo rende ancora più "avvincente": uso questo aggettivo perché ci sono davvero tanti passaggi in cui viene da chiedersi "possibile che sia tutto vero?". Ebbene lo è, e l’autore è molto bravo a tenere viva l’attenzione del lettore su tutto ciò che da queste teorie complottiste è purtroppo scaturito nel corso del tempo. Meno male che alla fine una via di fuga da questo "terribile" paese delle meraviglie si riesce a intravedere!! Sicuramente questo aiuta anche a guardare al libro con un occhio ancora più "benevolo", è come se fosse un bel finale (di speranza) dopo tanto patire!

Simona Cirillo

* * *

 

Utile e illuminante

Daniele Messina

* * *

 

Libro molto interessante mi è piaciuta la teoria dell’eterno complotto ai danni della democrazia americana ben scritto e ben argomentato. Notevole

LOREDANA TORRISI

* * *

 

Complotti: libro storico che riassume cercando un filo conduttore tutti gli ultimi eventi di questa pazza umanità che si sta autodistruggendo

Barbara colaneri

* * *

 

Gli eventi sono ben documentati. Ci sono frequenti digressioni storiche che mettono in relazione gli eventi con fenomeni del passato, e che sono in grado di spiegare atteggiamenti e pensieri che certe volte serpeggiano per decenni prima di esplodere - e che perciò, quando esplodono, sono inaspettati solo per chi aveva ignorato quei segnali. Mi pare interessante, per il genere della saggistica, che spesso si faccia riferimento a quanto postato sui social: come un enorme diario di massa, una raccolta senza fine di confidenze autonome e non richieste, tra cui gli studiosi possono andare a scavare... un terreno però anche parecchio scivoloso, a cui attingere con estrema prudenza.

Annalisa Molfetta

* * *

 

Chiunque di noi prima o poi può diventare un complottista, perchè nulla si può a volte contro le nostre paure.
Ma leggendo come nascono e si diffondono le varie teorie sembra impossibile che possa accadere: da un capitolo all’altro, da un complotto all’altro, diventano chiari i meccanismi che possono trarre in inganno.
Bianchi ci propone un’indagine più che dettagliata su come vengono messi in relazione i fatti, su come si argomentano anche le teorie più bizzarre. Ma servirà come ’guida d’uscita’ da questo mondo di teorie, o sarà esso stesso un complotto?

Beatrice Bermond

* * *

 

"Complotti" è cronaca dell’evoluzione del complottismo contemporaneo. Bianchi ci spiega in maniera dettagliata " come la pandemia ha innescato un rinascimento complottistico".
Oltre al complottismo pandemico, due esempi
I "Protocolli dei Savi di Sion", un falso dimostrato di inizio 900 , hanno avuto ampio credito in ambienti antisemiti e antisionisti, soprattutto in Germania, dove poi si sono avuti i drammatici eventi che conosciamo.
QAnon , gruppi di estrema destra, sostenitori dell’esistenza di una trama segreta organizzata da un presunto "Deep State" che avrebbe agito contro Donald Trump.
Ciascuno di noi , in una o più fasi della vita, ha creduto ad almeno una teoria del complotto: in gergo è finito "nella tana del Bianconiglio". Nel capitolo a questo dedicato , forse il migliore del libro, Bianchi ci spiega come se ne può uscire.
Il Web oggi amplifica la velocità con cui piccoli complotti possono rapidamente diffondersi.
Per quello che capisco un complotto è unione degli opposti : è timore e speranza, unione e distacco, resistenza e aggressione; ognuno crede quello che vuole a seconda dei propri desideri , del proprio bisogno di rassicurazione o di rivalsa.

Libro interessante e ben scritto, ma con Antonia Pozzi non c’è partita.

Francesco Manzo