< Comunisti a modo nostro. Storia di un partito lungo un secolo di  Emanuele Macaluso, Claudio Petruccioli (Marsilio)

Qui di seguito le recensioni di ComunistiAModoNostro raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Macaluso si racconta e la sua esperienza umana anima le pagine di questa lunga intervista. "L’ultimo compagno" permette di comprendere l’impatto che la politica ha sulla vita del singolo e l’impatto che la vita del singolo ha sulla politica. Dalle umili origini all’umiltà nella lotta, la voce narrante non si lascia ai sentimentalismi, ma permette al lettore di vivere comunque con trasporto al suo fianco.

Alessio Galli

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"Comunisti a Modo Nostro" è un ottimo saggio, argomenta con fatti e opinioni e soprattutto scinde bene le due componenti; si fa leggere con piacere e riesce a coinvolgere il lettore della discussione che i due autori hanno. C’è una certa artificiosità su alcuni mezzi espressivi, tipici del dialogo tra due persone che sulla carta magari dilatano, anche ammorbano alle volte, il tempo della narrazione.

Giovan Battista Cucinella

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Il primo libro è un’imprevista e interessantissima genealogia storica, politica e culturale su come il PCI e il PSI in contrasto, in contraddizione, in fusione, in amalgama o più facilmente in perenne contatto (più o meno positivo) con la DC si siano mossi e impostati nella scena politica italiana della seconda metà del ventesimo secolo. Il tutto è reso molto eccitante da una discussione dialogica di due protagonisti della storia del PCI che analizzano tutti i passaggi del partito su una base di una discussione niente affatto concorde da ambedue i pulpiti.

Albano Leba

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Non mi è piaciuto. Sarà sicuramente interessante, frutto di un lavoro approfondito. Ma si dilunga davvero troppo, le riflessioni sono lunghissime, esagerate e ripetono spesso gli stessi concetti. Molto probabilmente è più per addetti ai lavori, io sinceramente non sono riuscita ad apprezzarlo.

Elena

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Libro davvero ben scritto e pensato. Tutta la storia del partito viene ripercorsa dal dopoguerra fino ad oggi in maniera molto interessante. L’idea del racconto tramite dialogo tra i due autori rende la lettura molto scorrevole.

Eleonora Iurlaro, 29 anni

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Opera interessante, pur se non sempre di facile lettura a causa dei funambolici ragionamenti dell’Autore.

Tommaso Ferrieri

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Un buon saggio, scritto bene e scorrevole anche per chi non si intende di storia e politica. Ho un dubbio circa gli autori, dirigenti del partito stesso: che ruolo ha avuto la loro ideologia nella stesura di un saggio sul partito stesso? Manifesto, apologia, riscatto? Forse avrei preferito degli storici più neutrali, anche se di neutrale nella Storia c’è poco.

Chiara Campagnoli

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un’analisi estremamente lucida e priva di nostalgia di un passato militante che ha accomunato due dirigenti del Partito Comunista, condotta con estrema serietà e impegno intellettuale. Entrambi sono stati protagonisti della storia politica italiana e della lotta interna al Pci, e ripercorrono pregi e limiti di un sogno durato cento anni.
Benché sia diverso l’atteggiamento che manifestano nei confronti di quella cultura e di quella mentalità politica, li accomuna la sincerità e la trasparenza con cui riflettono sull’esperienza di appartenere ad un partito che ha contribuito come mentalità, tradizione e stile di vita, a costruire il patrimonio storico dello spirito pubblico e della vita civile di tutti gli italiani.

Maria Grazia Caldirola

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Traspare la passione e il coinvolgimento dell’autore nella storia e nella vita del partito stesso.
Un viaggio coinvolgente ed appassionante. Puntuali ed approfondimenti i riferimenti.

Silvia Iesari