< Cosa faresti se di  Gabriele Romagnoli (Feltrinelli)

Qui di seguito le recensioni di CosaFarestiSe raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Cosa faresti se di punto in bianco la tua vita venisse sconvolta e tu dovessi velocemente cercare una soluzione, tra due sole opzioni, entrambe dolorose?
Questo è il tema del romanzo di Gabriele Romagnoli, che con una scrittura chiara e fluida, si sviluppa nell’arco di una settimana. Dal lunedì al sabato leggeremo ogni giorno una storia diversa, con differenti attori, ognuno con le proprie caratteristiche, le proprie abitudini, la propria cultura, le proprie difese che li metterà a dura prova. In un modo o nell’altro tutti i protagonisti, col trascorrere della settimana, interagiranno tra loro.
Scegliere non è mai facile, specialmente se nessuno ti ha avvertito, se non ti ha dato il tempo di prepararti. Ogni decisione, quindi, obbligherà i protagonisti a guardarsi dentro, allargherà i loro conflitti, determinerà inevitabilmente un cambiamento.
I temi trattati sono tutti significativi e importanti: la maternità, l’abbandono, la paura della solitudine, i rapporti tra genitori e figli, la generosità, il senso di giustizia, l’altruismo.
Il settimo giorno i principali personaggi si troveranno come attratti da una calamita, tutti riuniti, per un finale a sorpresa.
Secondo me il punto di forza sta proprio nell’obbligare il lettore a porsi tante domande, che spesso evitiamo di farci. Invece ciò che ho apprezzato di meno è stata come una sensazione di fretta che ho percepito nell’Autore nel far interagire alcuni protagonisti della storia di un giorno, con quelli del giorno successivo, come se posticipando il loro incontro di qualche giorno, quindi di altri racconti, la scena non avesse avuto lo stesso impatto.

Erica Pasotti

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Lettura completata.
Il libro è un intreccio di storie che si susseguono e si sovrappongono. I protagonisti vengono avvicinati, osservati e ascoltati, senza retorica. Ognuno a suo modo viene compreso e raccontato senza giudizio (se non il proprio). Scivolare dentro le vite dei personaggi risulta semplice, ognuna racconta un sentimento conosciuto in cui ritrovarsi. Nei sette giorni si tratta ogni tema, dalla nascita alla morte. Il linguaggio è coinvolgente, le storie anche.

Elisa Narducci

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All’inizio non è stato facile, il tema è difficile già di per sé e il carico da 90 che mette l’autore costringe per forza a farti riflettere su una realtà a cui quotidianamente preferiamo non pensare.
Proseguendo si è trasformato in una vera e propria sorpresa che mi ha tenuta con il fiato sospeso fino alla fine.
Letto tutto d’un fiato

Anna D’Annunzio

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Apprezzabile l’idea di concatenare i racconti riprendendo uno o più personaggi dal capitolo precedente al successivo.
Il libro è un insieme di tanti temi in diversi racconti, però, quello che non funziona è come queste tematiche vengono trattate: anche se con un potenziale e, se vogliamo, un certo spessore, vengono penalizzate dalla fretta nel racconto e una superficialità spiccia che le banalizza e quasi ridicolizza.
Non consiglierei la lettura di questo libro.

Federica Slanzi

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In "Cosa faresti se" di Gabriele Romagnoli la scrittura pare dire al lettore continuamente "qui c’è qualcosa di grande", "stai attento che questa è una bomba". Le similitudini vorrebbero accrescere il pathos, ma rendono solo il testo stucchevole. Non mi è piaciuto.

Debora Visconti

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Il romanzo, scritto da Gabriele Romagnoli, è suddiviso in varie giornate, ognuna delle quali presenta una situazione il cui il protagonista si trova di fronte a una scelta tanto importante da cambiare il corso della sua vita. E’ così che due coniugi si ritrovano al bivio nel dover adottare o meno una bambina malata mentre un’anziana signora deve decidere se rivelare o meno la propria identità di madre biologica alla figlia data in adozione mezzo secolo fa, un noto volto televisivo si ritrova a intervenire in maniera tempestiva in un disastro aereo in cui è coinvolto un figlio di un politico influente e così via. Apparentemente queste situazioni sembrano casuali, in realtà i vari personaggi sono legati da fili invisibili in questo romanzo in stile sliding doors. La lettura è scorrevole e molto piacevole, adatta a un pubblico che ricerca una lettura leggera e accattivante al tempo stesso.

Denise Grasselli