< Crepacuore. Storia di una dipendenza affettiva di  Selvaggia Lucarelli (Rizzoli)

Qui di seguito le recensioni di Crepacuore raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Il libro di per sé scorre velocissimo, infatti si finisce in mezza giornata. La Lucarelli si è messa a nudo sia come madre che come donna in modo coraggioso per evidenziare gli effetti collaterali delle dipendenze affettive.

Rosa Montaperto

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Selvaggia Lucarelli tenta di scrivere una storia di rinascita ma non riesce: indugia troppo a lungo sugli anni della dipendenza dall’uomo tossico di cui è stata succube; sono pagine a tratti ridondanti, noiose, pesanti ma non coinvolgenti. Le pagine corrono veloci (in un pomeriggio il romanzo è bello che letto) ma il lettore fatica a solidarizzare con lei, la vittima: perché il racconto procede con una prosa piana e colloquiale, il lessico è elementare, il ritmo è lento, la strategia narrativa sceglie di seguire la fabula senza alcun intreccio. E nel momento in cui ci si aspetterebbe di leggere qual è stato il duro percorso di risalita dopo la decisione, forte, di lasciare questo uomo tossico, la Lucarelli compie un salto temporale di quattro anni (quelli del percorso interiore che portano al cambiamento, alla consapevolezza, a una nuova visione del rapporto con l’altro sesso) per chiudere con una nuova love story: come se in solitudine la felicità non sia possibile.

Alessandra Privitera

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Ho trovato questo libro forte,asciutto,crudo,sia per il tema che tratta che per come è trattato. Ultimamente si parla spesso di violenza domestica e dipendenza affettiva,ma spesso sfuggono ancora le modalità attraverso cui si perpetrano;qui invece sono descritti con estrema chiarezza i meccanismi malati che avviluppano entrambe le parti in causa. Ho apprezzato la schiettezza dell’autrice che non si risparmia nel raccontare questa sua esperienza( o almeno, è questa l’impressione che dà, ma comunque è riuscita nello scopo di descrivere la situazione con autenticità e oggettività,per quanto possibile;),nonchè lo stile molto chiaro,scorrevole, giornalistico ma comunque narrativo.Una storia che arricchisce.

Eleonora Restifo Olivera

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Leggendo "Crepacuore", mi sono rivisto in entrambi i personaggi, Selvaggia e il suo amore tossico. E’ stata una lettura fluida, leggera, e senza scossoni.

Giuseppe magaletti

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SIA PER L’ARGOMENTO E LO STILE MI É PIACIUTO MOLTO. HO INIZIATO A LEGGERLO PER PRIMO E HO CONTINUATO FINO ALLA FINE. CERTO NON É CAPOLAVORO MA SCORRE BENE ED É UNA LETTYRA NON SOLO PER IL MONDO FEMMINILE MA ANCHE MASCHILE

Anifares Geek