< Dei vizi e delle virtù di  Papa Francesco, Marco Pozza (Rizzoli)

Qui di seguito le recensioni di DeiViziEDellaVirtu raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Premessa l’immensa ammirazione e stima per Papa Francesco è veramente difficile al giorno d’oggi riconoscere cosa è bene e cosa è male ma se le persone seguissero più l’esempio è la guida di persone come il Santo padre forse potremmo avere un mondo diverso.. È un bell’invito alla riflessione

Valeria Pittaluga

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La Cappella degli Scrovegni, uno dei capolavori dell’Umanità, la vita dei carcerati, il colloquio tra il Papa e il cappellano del carcere di Padova, il bene e il male. Un libro agile che mi ha tenuto fino all’ultima pagina. Qualcuno potrebbe definirlo schematico nello sviluppo, ma si intravede la vita vera e dura di chi ha fatto le scelte sbagliate con cui ora deve convivere. È antiquato parlare di vizi e virtù? Può essere, ma se non lo fa il Papa chi può farlo?

Livio Giuseppe Leoni

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Il libro-intervista a Papa Francesco prende spunto dagli affreschi di Giotto della Cappella degli Scrovegni per riflettere sui vizi e sulle virtù ma secondo me il libro vale la pena di essere letto soprattutto per le storie dei detenuti del carcere di Padova raccolte da don Marco Pozza (cappellano del carcere) e riportate alla fine di ogni capitolo.

Manola M.

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Il dialogo di Papa Francesco con Don Marco Pozza, sottolinea l’importanza delle Virtù che portano alla salvezza elencandole e facendo esempi veritieri e i vizi che uccidono il nostro percorso di vita.Purtroppo è un libro che ho trovato un po’ noioso in alcuni tratti è un po’ ripetitivo, come se fosse stato già scritto e riletto ,mi dispiace perché i libri di Papa Francesco sono sempre entusiasmanti, ma questo mi ha portato un po’ di tristezza.

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Sono sempre stata molto curiosa circa questa intervista di cui avevo sentito parlare, profonda e fatta con sensibilità e chiarezza come mi aspettavo

Roberta castriota

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Le riflessioni di papa Francesco, valide per tutti gli uomini che vogliano riflettere sul senso del proprio essere, sono arricchite da testimonianze dal carcere di rara poesia che, con uno stile evocativo, ci mostrano che ha ancora senso avere speranza nell’uomo. La lettura è scorrevole grazie ad un sapiente alternarsi dei diversi stili.

Grazia Guastadisegni

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Interessante il dialogo sulle contrapposizioni di termini.
Gli spunti di riflessione individuali sono profondi in particolare ho trovato molto stimolanti le storie di vita del carcere.
La lettura è fluida scorrevole semplice ma non semplicistica.

Teresa Citro

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Un colloquio a due fra Don Marco Pozza e Papa Francesco nella spettacolare cappella degli Scrovegni di Padova. Attraverso il capolavoro di Giotto ecco un dialogo mirabile sui vizi e sulle virtù dell’uomo.
Di Papa Francesco sappiamo tutto, Don Marco invece è cappellano presso le carceri.
Un libro molto onesto dove, anche se le virtù sono ovviamente privilegiate e poste a insegnamento per l’Uomo, i vizi non vengono totalmente censurati: essi fanno parte dell’animo umano.
Belle le pagine divise come le ore della preghiera in cui si da voce ha chi si è fatto prendere dai vizi: sono le voci dal carcere, di chi ha sbagliato e che ha riconosciuto i propri errori. Ma Don Marco non è mai giudicante anzi, ha sempre una parola di conforto per queste persone che invita a credere nella Fede e quindi nel Santo Perdono.

Chiara Boccardo

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Mi è piaciuto! Molto scorrevole! Contiene grandi riflessioni presentate con parole semplici, alla portata di tutti.
Bellissima l’alternanza continua tra Papa Francesco e il parroco teologo, tra gli approfondimenti dotti del primo e le storie di vita dura di don Pozza.
Saggio che contiene luce e ombra, ma che incita ad un continuo lavoro su noi stessi per far prevalere le virtù.

Rossella Bascelli

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Il saggio a carattere divulgativo si inserisce nel contesto letterario per una struttura lineare, apparentemente asettica, ma coinvolgente ed emozionale. Gli autori riescono a strutturare e ad amalgamare le riflessioni in ambiti tematici, che denotano la forte presa di coscienza dell’umana finitezza e lo stretto legame fra individualità e globalità, fra eterea spiritualità e vibrante umanità. Il testo denota un’ottima qualità della scrittura.

Chiara Mule’

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Per quanto tratti di tematiche importanti e attuali, dolore schiavitù male, tutto è fin troppo legato alla religione. Consapevole che non possa essere diversamente vista la presenza di papa Francesco, ritengo che ricondurre tutto alla fede religiosa privi il testo di un carattere universale e di lettura per il pubblico tutto; i paragrafi didascalici di enumerazione di fatti e dati non aiutano, essendo poco approfonditi o comunque nuovi.

Viviana Calabria

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Una lettura che da modo di approfondire lati diversi e entrare nel profondo di molti aspetti interessanti, coniugati con la conoscenza e la semplicità di Papa Francesco

Maria Ferrari

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molto denso e comunque di facile lettura

andrea tertulliani

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Nonostante l’adattamento della forma orale alla versione scritta, il testo Dei vizi e delle virtù conserva il tono bonario e aneddotico tipico dei discorsi di papa Francesco. La conversazione è molto scorrevole e, nonostante i riferimenti al capolavoro padovano di Giotto, tante citazioni delle Sacre Scritture e la complessità del tema, la lettura è molto rapida.

Silvia Vantaggiato

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Lettura difficoltosa lontana dalle mie preferenze.

Veruska Serafini

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Premetto che la forma dell’intervista mi piace molto. Libro che si legge con facilità proprio per questa sua caratteristica. E allo stesso tempo ricco di spunti e riflessioni. Papa Francesco traccia una strada tra i vizi e le virtù indicandoci la giusta via.

Raimondo Scotto Di Covella

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"Il bene è come le città marocchine: sono immensi laghi di luce. Per assaporarlo, però, pare necessario adocchiarlo dai laghi delle tenebre". Credo che questa frase racchiuda in sé il fulcro di tutto il saggio "Dei Vizi e delle Virtù", dando al lettore quell’immagine nitida e ben comprensibile di come bene e male si intreccino costantemente e di come siano parte di ogni nostra azione quotidiana.
Partendo dalle immagini dipinte da Giotto nella cappella degli Scrovegni a Padova, a cui l’artista contrappone alle virtù (teologali e cardinali) i rispettivi vizi, Papa Francesco e Don Marco Pozza intraprendono una conversazione sulla vita degli uomini, sul loro agire; un dialogo intervallato da riflessioni e storie di vita dal carcere di Padova.
Un saggio lineare, ben scritto, che porta a riflettere sulla propria vita e sulla nostra società, che cerca di mostrare "la fatica e la bellezza del quotidiano".

Marianna Stati