< Democrazie populiste. Storia, teoria, politica di  Paolo Corsini (Schole)

Qui di seguito le recensioni di DemocraziePopuliste raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Il saggio sulle Democrazie populiste di Paolo Corsini è interessante. Affronta in modo completo il tema del populismo, elencandone e raccontandone le numerevoli interpretazioni. Se ne intravedono le ragioni a cui si devono lo sviluppo del fenomeno e le implicazioni sia su stati-nazione che a livello geopolitico. Molto formale e dall’impeccabile bibliografia.

Vincenzo Catrambone

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Avrei preferito essere accompagnato dallo scrittore con un poi più d’affetto nel testo

Benito Martino

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Scrittura rigorosa, profonda, circostanziata, gagliarda. L’apparato argomentativo è solido, ricco di filoni di sviluppo collaterali rispetto alle tematiche portanti individuate di volta in volta nei capitoli. La trattazione è esaustiva, pur lasciando aperti numerosi spiragli per l’approfondimento personale. I risvolti del populismo nelle società attuali vengono passati al vaglio con buon respiro ed impietosa lucidità.
L’intento di ricerca del nucleo epistemologico sotteso alle diverse connotazioni delle quali il pensiero populista si è ammantato nel corso della sua (lunga) storia è appassionato, e innesca una sincera riflessione sullo stato attuale delle nostre dolenti ed involute democrazie.

Dario Filardo

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In questo saggio, è interessante la disamina fatta dall’autore dei diversi casi di democrazie populiste e il modo in cui viene trattato il tema.

Alessandra Frustaci

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Durante la lettura il mio cervello ha fatto partire in automatico un mantra anni ‘90: Roma ladrona, la Lega non perdona! Gli slogan celoduristi e le invettive dei nipoti di Alberto da Giussano (sì, quello che sembra un Power Ranger, come ci ha insegnato Checco Zalone) non sono storia antica. Dopo aver letto questo bel saggio appare chiaro come i leghisti abbiano superato per facciatosta e entità del bottino i tanto criticati ladroni di Roma.
49 milioni da restituire allo Stato, casse svuotate, personale licenziato, atti di liberalità poco spontanei al 15% per nomine nelle partecipate e nei posti di potere. Oltre a tanto altro e tutto per nulla edificante.
Un libro che fa inorridire per la quantità di malversazioni che svela.
Decenni di dominio leghista nel Nord Italia, giunto sino a conquistare anche la politica centrale, che ancora oggi si nutre, con sufficiente successo, di slogan.
Ci sono 49 milioni di motivi per leggere questo libro.

Vanessa Pistoni