< Demoni, venti e draghi. Come l’uomo ha imparato a vincere catastrofi e di  Amedeo Feniello (Laterza)

Qui di seguito le recensioni di DemoniVentiEDragi raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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INVISIBILE MERAVIGLIA di Susanna Tamaro
Con mano leggera, sapienza e simpatia, Susanna Tamaro ci conduce all’osservazione dell’ambiente più semplice e prossimo: un’aiuola, la vista dalla finestra, un piccolo giardino.
Le descrizioni dei più umili e comuni fiori, degli uccelli e degli insetti che scorgiamo quotidianamente sono offerte in modo talora fiabesco, umanizzando e dando voce a piante e animali.
Quasi sempre ci sono rimandi a leggende, poesie e testi di scrittori famosi. E finalmente, dopo giorni e giorni che osservo lo stesso merlo (riconoscibile per un difetto alla coda) nel mio giardino, stupendomi dell’abilità a cogliere a colpo sicuro i lombrichi, ho capito -per merito di Susanna- che lo fa grazie ai corpuscoli di Herbst posti sotto le sue zampette!
Lettura molto piacevole.

Liana Isipato

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“Demoni, venti e draghi” di Amedeo Feniello è un accurato saggio storico su come le crisi della natura si ripercuotano sull’uomo, sia per la capacità di devastazione sia per la possibilità di rinascita. Interessante selezione di eventi (personalmente a me poco noti), ricostruiti in maniera semplificata ma efficace, per restituire il quadro generale e le conseguenze di un particolare momento o circostanza. Linguaggio specialistico, periodi brevi ma non per questo semplicistici, piacevole da leggere.

c.

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Mea culpa!!!

Chiara Fasano

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Il libro di Faniello ci spiega in modo molto chiaro, come instabilita’ climatica e alternarsi di siccita’ e inondazioni causarono la crisi ecologica, sanitaria e sociale del mondo nel XIV secolo. Solo alcune organizzazioni sociali riuscirono a reagire a questa lunga serie di eventi drammatici e si formarono dei ’paesaggi adattivi’ con lo scopo di trovare un equilibrio per il superamento di tali ostacoli.
Leggere questo libro e’ stato veramente molto interessante, mi e’ sembrato molto chiaro quanto e come tali eventi possano essere validi anche oggi e quanto l’uomo, nonostante la sua presunzione di onnipotenza, sia niente in confronto alla natura.

Fabiana Benedetti

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l idea era molto buona ma sviluppata in modo troppo didascalico e a tratti ridondante

Michela Maj

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Un libro che mi ha coinvolta sempre più: all’inizio legnosetto nella scrittura, poi scorrevole. Un punto di vista diverso dal solito, che però trae spunto anche da una scuola storiografica che mi piace molto: mi viene in mente Gurevič, per esempio. Fare Storia pescando qualcosa che risuona nell’immaginario di tutti noi.

Lavinia De Ranieri