< Di notte arrivano i lupi di  Nanni Cristino (NeroPress)

Qui di seguito le recensioni di DiNotteArrivanoILupi raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

* * *

 

Romanzo investigativo di impostazione classica. Finale piuttosto scontato e prevedibile. Non e’ il classico giallo che ti tiene incollato alla lettura, personaggi poco delineati, specialmente dal punto di vista psicologico, mi sarei aspettata un maggiore approfondimento. Mentre posso apprezzare i riferimenti alla musica jazz che faceva da sottofondo alla storia, anche se qualche volta inopportuni e forzati, ho trovato inutili e anche noiosi i riferimenti al basket.

Gabriella Rufi

* * *

 

Bella Torino sotto la neve, spettrale, umida e misteriosa come la nebbia che l’avvolge: una Torino in cui arrivano i lupi, scesi dalle vicine valli, quasi ad evocare il fosco delirio dell’assassino;
Magica Torino con i suoi caffè, i ristorantini, i tanti locali in cui il nostro investigatore sembra perdersi;
Nera Torino, teatro di omicidi "rituali" con i suoi contorni di esoterismo e follia;
Sobria Torino, dove il jazz risuona nelle case e nei ritrovi, colonna sonora iquietante e catartica;
è proprio la città la vera protagonista di questo noir .
I personaggi, stereotipati ed abbozzati, non suscitano grandi simpatie, a parte (forse) l’assassino.
La vicenda parallela del lupo è gradevole, ma non regge il filo narrativo un po’ forzato e sbrindellato.
Chi ama Torino potrà farsi trascinare in giro per le vie del centro storico, a caccia di lupi cattivi, godendosi più il viaggio che il finale.

Tatiana Musso

* * *

 

Il noir,ambientato a Torino, presenta tutti gli ingredienti tipici del genere: un pervertito assassinato, il commissario che indaga, un detective privato suo amico che collabora. A speziare la trama si aggiungono i compagni della vittima che con lui praticano una terapia di gruppo e i lupi del titolo, insieme veri e simbolici. L’intreccio è sviluppato con una certa perizia, non esente però da qualche eccesso di dettagli e personaggi secondari o da forzature di sospensioni e cambi repentini di scena. Il ritmo tuttavia è efficace.

Carlo Marchesi

* * *

 

Trama incalzante che ti invoglia a continuare la lettura. Stile ricco e non noioso!

Elena P.

* * *

 

***
Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Vicenza “Sentieri di lettura”
coordinato da Marianna Repele
***

È un romanzo giallo, piacevole, dallo stile fluido e scorrevole, a tratti ironico e pungente.
A fare da sfondo alla vicenda del protagonista ci sono Torino, una città che appare dura come il ghiaccio e soffice come la neve , ed il mondo suadente della musica jazz.
Interessante e intrigante la figura del protagonista, meno quella degli altri personaggi che gli ruotano attorno.
Libro da regalare per il prossimo Natale a qualche amico appassionato di gialli.

Romina Vicentin

* * *

 

Il libro di Nanni Cristino contiene elementi molto interessanti, ma che forse meritavano una trattazione più approfondita. Mi riferisco in particolare alle tematiche dei lupi e dei fetish/delle ossessioni psicologiche. I lupi, nel libro, vengono utilizzati come simbolo della natura che osserva le azioni dell’uomo, ma poco viene detto riguardo, ad esempio, il fatto che sono una delle specie che rischiano l’estinzione o del loro habitat naturale che sta venendo danneggiato proprio dalle azioni umane. Anche il tema dei fetish e delle ossessioni psicologiche è trattato in maniera piuttosto semplicista ed è un vero peccato perché ritengo che una trattazione più approfondita avrebbe permesso, in primo luogo, di dare maggiore complessità alle personalità dei personaggi e, in secondo luogo, avrebbe reso il racconto del caso e della sua risoluzione più intrigante (parafrasando Poirot, la psicologia è essenziale alla risoluzione di un caso!).
Penso comunque che l’autore abbia costruito un caso interessante e ricco di intrecci che spinge a continuare nella lettura fino alla risoluzione. Ho particolarmente apprezzato l’ambientazione del libro perché sebbene io non sia mai stata a Torino, grazie a questo romanzo mi è parso di camminare per un po’ per le sue vie e di entrare nei suoi locali. Nel complesso, la lettura è scorrevole e non particolarmente
impegnativa.

Francesca Faedo

* * *

 

Parte tutto da Una Louboutin con suola rossa, la mia scarpa preferita, da li parte una continua ricerca della verità. Le investigazioni sono avvincenti ed intrigarti e la caccia all’assassino ti fa divorare le pagine di questo libro.
Libro elegante, trascinante e davvero piacevole. Con personaggi davvero ben fatti.
Il tutto accompagnato da deliziose note Jazz

Silvia Galiotto

* * *

 

“Di notte arrivano i lupi” di Nanni Cristino è un giallo che ha come protagonista l’investigatore privato Fosco Molinari. Attraverso un linguaggio semplice e coinvolgente l’autore è riuscito a coinvolgermi all’interno della storia e a farmi sentire come una vera e propria investigatrice che tentava di scoprire, attraverso prove, interrogatori e supposizioni, l’omicida.
Ciò che è sicuramente molto originale è la nota di jazz che colora tutta la storia, che fa emozionare e che induce il lettore ad interessarsi a un genere per me ricco di novità.
L’opera, dunque, presenta sfumature molto interessanti che la rendono molto intrigante, affascinante e scorrevole. Non manca inoltre la componente cupa, che emerge nel difficile rapporto che il protagonista Molinari ha con il padre. Quindi, questo libro mi è piaciuto molto e lo consiglierei per chi, come me, ama i gialli intriganti in un’ambientazione tutta italiana.

Silvia Ferin

* * *

 

***
Gruppo di Lettura  
“Biblioteca di Buccinasco”
coordinato da Silvia Mincuzzi
***


Discreto giallo senza infamia e senza lode

Marchiori Monia

* * *

 

Un giallo all’italiana, con molte chiacchiere, in questo caso sul jazz,  poca suspense e un finale prevedibile. Il tutto in una Torino sotto coltri di neve assediata dai lupi, quelli del titolo, veri o immaginati non si capisce. Continuo a non capire perché per  fare un giallo, si deve contornare la trama , in questo caso tutto sommato non male, con chiacchiere e considerazioni, che dovrebbero dare un tono di alta letteratura, ma che invece annoiano. Insufficiente.
La principessa ballerina voto 1

Morano Guido