< Dialoghi impossibili di  Nicolò Targhetta (Longanesi)

Qui di seguito le recensioni di DialoghiImpossibili raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Ho letto questo libro tutto d’un fiato, nonostante ero sicura non corrispondesse al mio tipo di letture favorite. Poi tra una risata, una grossa risata, una curiosità del tipo "fammi vedere fino a dove vuole arrivare ’sto Targhetta", e il libro è terminato senza che me ne accorgessi.
Va detto che forse si abbina perfettamente a questo momento storico: avevo bisogno di una lettura più "leggera" e il caso ha voluto che Robinson mi portasse a "Dialoghi Impossibili".
Mi preme comunque aggiungere che quando dico "leggera" mi riferisco a una scrittura senza fronzoli, ma dal contenuto comunque all’avanguardia: quando si abbinano riferimenti storico-culturali a un’ironia tagliente, un libro del genere è proprio giusto.
Stupendo!

Sara Musiello

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Tra Eco e Achille Campanile targhetta racconta storia da prendere come panacea giornaliera che, come per tutti i medicinali, ha una posologia precisa e se letto in eccesso può risultare pedante.

Gennaro Trinchillo

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Mi è piaciuta molto la scrittura e come vengono delineati i personaggi. Le storie sono interessanti, ma non le leggerei un’ altra volta.

Flavia Pedevilla

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Raccolta di storielle alcune argute altre banali. Il libro non raggiunge mai comunque alti livelli. Ho finito di leggerlo per dovere.

Flavia Consolo

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I Dialoghi impossibili invece non mi è piaciuto. Una serie di dialoghi paradossali spesso ricavati dai luoghi comuni delle chiacchierate che si fanno in tram tra sconosciuti, riguardanti i problemi attuali politici, economici, sociali di qualunque genere affrontati senza nessuno spessore, un puro divertimento dell’autore con paradossi che alla lunga annoiano il lettore. O almeno me.

Paola Roselli nata a Milano

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Gradevole, comico, caustico, leggero. Si legge in un momento. Intelligente l’idea di raccontare tramite i protagonisti più disparati, tra questi anche i protozoi, la miopia della nostra specie.

Francesco Nube