< Diario di classe 1941-44 di  Marina Pompei (Emersioni)

Qui di seguito le recensioni di DiarioDiClasse raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Interessante raccolta di appunti di insegnanti della Borgata Fogaccia durante gli anni che vanno dal 1941 al 1944. Dalle pagine di un diario sfila l’amor patrio che si trasforma in incomprensione e poi assurdità, le difficoltà economiche che diventano fame e umiliazione, Roma che da capitale e Città eterna si trascolora in città aperta. E poi caffè di cicoria, suole di sughero, calze disegnate, voglia di vita in mezzo all’odore di morte, la censura, i piccoli balilla, la tragedia degli ebrei e i bombardamenti. Peccato che tutto rimanga in fila esattamente come in fila sono i giorni degli anni che sfilano verso la catastrofe. Purtroppo gli eventi non intrecciano formando storie che a loro volta formano una unica Storia omogenea.

Pia Parlato

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Una lettura scorrevole, e facile. Lo si legge in due ore. Ora, l’argomento e’ trattato a mio avviso in maniera semplicistica....per essere il diario di una maestra di vent’anni, al primo lavoro, che vive nella periferia romana negli anni della seconda guerra mondiale, con lo sbarco degli Alleati, i bombardamenti, il mercato nero, e le continue privazioni, ecco e’ di un’ingenuita’ a mio avviso poco credibile. Diciamo che piu’ che un diario, sembra un estratto da un diario...altrimenti ci si dovrebbe chiedere perche’ certi argomenti non vengano minimamente trattati, e alcuni siano solo accennati. E’ ben scritto, e offre spunti di riflessione e di discussione interessanti. A mio avviso sarebbe una buona lettura per la scuola media.

Ilaria Palestra

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La semplicità di cui si permea questo diario cela un ottimo lavoro di ricostruzione storica, che lo rende adatto all’adozione nelle scuole.
Delicato e toccante, oggi più che mai, con una guerra alle porte, si fa contemporaneo pur nella sua datata ambientazione.

Chiara Fedeli

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Il libro è scritto in maniera semplice e chiara. Bello il lento cammino della consapevolezza della protagonista, che da semplice esecutrice delle regole dettate dal regime fascista apre gli occhi e "vede" quello che ci sta dietro e dice "Sono pronta". Comunque tra questo libro e quell’altro ad occhi chiusi scelgo Pentcho.

Maria Maddalena Zuccolo

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Diario di Classe 1941-1944 è “uno spettacolo ben definito ma non statico” degli eventi che hanno caratterizzato il nostro Paese, e Roma in particolare, durante la Seconda Guerra Mondiale – per dirla prendendo in prestito le parole alla stessa autrice. Immagini semplici, pensieri disordinati, paure comuni sono solo alcuni degli elementi che si ritrovano nell’opera di Pompei.
Il “diario” è quello di Eugenia, maestra alla prima esperienza, mentre la “classe” è quella di una scuola elementare di Borgata Fogaccia; gli anni, infine, sono quelli dei bombardamenti e della caccia agli Ebrei, dell’alleanza tra Mussolini e Hitler e dei cibi razionati, delle biciclette che sfrecciano su strade sterrate e delle mine scoppiate improvvisamente al passaggio di un bambino.
Indubbiamente, un’opera che può diventare di supporto se si vogliono reperire degli spunti per ripercorrere in maniera semplificata alcuni degli anni più bui per il nostro Paese e per l’Europa intera. Non la consiglierei a chi non ama il genere diario e, soprattutto, è alla ricerca di una lettura più matura e dinamica, che sappia trattare in maniera inedita il tema della guerra e, soprattutto, degli strascichi che la guerra lascia nell’animo di chi la attraversa.

Simona Di Carlo