* * *
L’ Ebraismo è campo minato fitto e periglioso per quanti non sappiano adoperare le parole con la giusta cautela. In questo libro le parole, invece, rimandano ad una ricostruzione pressoché impeccabile di ciò che è stata ed è questa cultura religiosa in rapporto al diritto e alla storia. Particolareggiati riferimenti anedottici, sia ante che post secondo conflitto mondiale - simulacro del Male con il culmine della Shoah -, connotano questo testo come un manuale di assoluto pregio, sia che ci si occupi di diritto, di politica, di storia o di religione.
* * *
Si tratta di una corposa raccolta di studi, testi, ricerche di diritto e storia, contributi che trattano sotto diversi profili il rapporto fra normativa statale ed esercizio della libertà religiosa, in particolare tra ebraismo e diritto. Vengono esaminate la partecipazione degli ebrei alla vita della società civile e l’atteggiamento di questa società, nelle sue varie strutture, verso l’ebraismo e gli ebrei.
In particolare interessante, a mio parere, la parte finale con la presenza di testi che documentano la presa di posizione di studiosi ed esponenti della comunità ebraica in merito ad avvenimenti recenti di politica internazionale.
La ricchezza e la profondità delle problematiche trattate, sia pure in un insieme non omogeneo e caratterizzato da una notevole discontinuità, rendono il saggio interessante anche se adatto a studi specialistici più che ad un ambito divulgativo.
Maria Grazia Caldirola
* * *
Questo saggio oltre ad essere una raccolta di scritti giuridici autorevoli è anche una sorta di storia dell’ebraismo italiano nell’ultimo secolo, analizzato dalla prospettiva dei suoi problemi organizzativi, istituzionali, di rapporti con la società.
Martina Calini
* * *
Raccolta sistematica dei diversi profili giuridici nella loro relazione con l’ebraismo. Nonostante il carattere specialistico, risulta leggibile, magari con un minimo di cultura giuridica di base. Per certi versi anche intrigante, laddove narra di casi (sia di diritto privato, sia pubblico, sia internazionale) la cui interpretazione è stata o è controversa. L’omogeneità complessiva sarebbe stata meglio garantita con una revisione attuale dei diversi saggi che lo compongono e che sono stati scritti in epoche, per obiettivi e per pubblicazioni di natura diversa (dai convegni, ai testi scientifici, alla stampa divulgativa).
Luigi Mazzotta
* * *
Il libro illustra i rapporti tra l’ebraismo e l’ordinamento giuridico italiano dalla seconda metà del 900 al 2021. Dalla storia degli ebrei in Italia, la shoah, i rapporti con la chiesa cattolica il terrorismo fino al contributo che l’ebraismo fornisce nella tutela della libertà religiosa nel senso più ampio del termine.
E’ una lettura impegnativa ma ricca di contenuti che va al di là dell’aspetto puramente giuridico, una sorta di storia dell’ebraismo e dei suoi rapporti con le altre culture.
Monica Rosi
* * *
Il libro "Diritto ed ebraismo" parla principalmente della storia degli Ebrei, nei suoi aspetti sociali, economici e costituzionali. Il saggio, benché notevolmente documentato, e con riferimenti anche alla situazione attuale, non ha raccolto i miei favori. In alcune parti risulta pesante e prolisso.
Manuela Bambini
* * *
Si pensa sempre che un saggio debba, necessariamente, essere difficile da leggere in quanto, spesso, viene usato un linguaggio tecnico per addetti ai lavori. In realtà il libro " diritto ed ebraismo" mi è sembrato di facile comprensione (nonostante il diritto!) ma soprattutto interessante come un libro storico. Infatti ho scoperto molte cose che non sapevo in merito alla parità dei cittadini di religione ebraica di fronte alla legge italiana prima, durante e dopo il ventennio fascista. Il rapporto con la chiesa cattolica e del ruolo privilegiato della stessa in quanto "religione di stato". Questione non completamente normata a tutt’oggi e che vede l’esclusione di alcune minoranze religiose come ad esempio i testimoni di Geova e i musulmani.
Il tema delle restituzioni e risarcimenti dei beni ai sopravvissuti o agli eredi che si è protratta fino a non molti anni fa.
Molte regolamentazioni e intese sono state concordate con lo Stato italiano e l’Europa al fine di permettere un più equo rapporto dei cittadini con il proprio credo religioso e i doveri civici e sociali. Infine la legislazione, aggiornata negli anni che prevede il reato di istigazione e incitamento derivanti da negazione e minimizzazione della Shoah o dei crimini di genocidio di guerra e contro l’umanità, che tutti dovrebbero conoscere e che potrebbe contrastare l’attuale deriva razzista e populista.
Condivido con Sacerdoti che, gli orientamenti in materie su cui la discussione è aperta: la famiglia tradizionale o meno, la bioetica e le nuove frontiere della procreazione, del fine vita, e dei diritti in generale sono temi che riguardano tutti e hanno bisogno di un
atteggiamento laico per essere affrontati.
La conoscenza della storia aiuta nel contrastare il diffondersi di ideologie politiche demagogiche e populiste che hanno portato in Europa all’affermazione di governi più o meno autoritari. Insomma un testo questo, veramente interessante perché vengono approfondite tematiche storiche ma anche di attualità a cui non è sempre facile dare risposte.
Donatella Ghizzi.
* * *
Impegnativo ma coinvolgente
Francesco Dozzi
* * *
È un testo ricchissimo, ben documentato, che aiuta a comprendere molte vicende storiche recenti rispetto alle vicende ebraiche su cui spesso si hanno visioni distorte quando non nettamente faziose e inesatte. La lettura è scorrevole e suscita interesse e curiosità per gli argomenti trattati.
Cristina Bonini