< Dolci detti. Dante, la letteratura e i poeti di  Gandolfo Cascio (Marsilio)

Qui di seguito le recensioni di DolciDetti raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Il coltissimo saggio dell’autore Cascio mi coglie colpevolmente impreparata a raccogliere i benefici di tante nozioni e così raccolgo il suggerimento del compianto R. Barthes e lancio il libro oltresofà. Spero di non subire guasti e depennamenti per questa infausta decisione ma se lui saltava bellamente interi passaggi della Recherce, che era proprio quel libro lì, forse io potrei ambire di lasciare a tre quarti questa lettura.
Per il mio lavoro ho letto molti saggi, inclusi quelli su Dante, e continuo ancora particolarmente in questo anno speciale, ma trovo che certuni siano decisamente lontani dal mio spirito sebbene ne colga la complessità e l’importanza. Non sono riuscita a vedere quella luce che conosco bene e che accompagna le mie letture migliori; inoltre, ho trovato scomoda la lettura delle note per via della collocazione finale sulle pagine del tablet. Un tempo, su libri del genere mi aiutavo con i segnalibri e la lettura scorreva spedita; così perdo il filo e anche la pazienza.
Mi scuso per la stroncatura, che forse avrebbe dovuto essere più argomentata, o forse no?
In conclusione chiedo umili scuse all’autore ma il suo libro non mi è piaciuto e ammetto di non averlo finito.

Maria Antonia Grasso

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Non mi è piaciuto, lettura faticosa e troppo dotta.
Non sono riuscita a finirlo

Piera Contino

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“L’esperienza dantesca resta senz’altro la più potente e venerabile che conosciamo, ma non si presenta come una lezione definitiva, anzi, in alcuni punti è perfino discorde.” È da qui che parte Cascio per analizzare la letteratura di Dante. L’autore utilizza la Commedia come mezzo di riflessione sulla letteratura e di quale sia la sua funzione, se di guida, imitazione, consolazione, patria e metamorfosi, L’ultimo capitolo, “Conversazioni in esilio”, è molto interessante perché Cascio mette a confronto tre poeti accomunati dall’esilio, Dante, Ovidio e Osip Mandel’štam - il poeta russo mandato al confino negli Urali nel 1934, a causa della satira Epigramma a Stalin, che morirà in un gulag qualche anno dopo. Ho molto apprezzato questo esercizio di comparazione con altri poeti e di ricerca del senso stesso della letteratura attraverso la Commedia.

Luisa Foti

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Un saggio interessante che indaga il rapporto tra Dante la commedia e la letteratura. Un altro punto di vista interessante sul capolavoro della nostra letteratura classica

Mara Zanardi