< Donne che sfidano la tempesta di  Myrta Merlino (Solferino)

Qui di seguito le recensioni di DonneCheSfidanoLaTempesta raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Un saggio davvero interessante, difatti ne consiglio vivamente la lettura.

Zeta

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Il libro è un saggio ,a mio parere, ascrivibile tra i "letterari giornalistici". un racconto di testimonianze che l’autrice ha raccolto, in primis , durante una trasmissione televisiva e che ha poi integrato con interviste successive.
Questo genere non mi appassiona, e non amo che nei saggi vengano espressi sentimenti personali.
Preferisco saggi dal taglio più scientifico ecco il perchè del mio voto al secondo libro

Livia Conte

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Non mi piaciuto per niente.
È noioso, racconta storie non perché interessanti ma solo in quanto storie di donne. Lo stile è trascurato, non curato. Sembra di sentirla parlare in TV, mentre la scrittura richiede un pensiero più profondo, costruito e collegato.
Bocciato in pieno

silvia garaffoni

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Scelgo questo libro per la sua attualità, la pandemia dalla quale ancora non ne siamo ancora usciti. E la parola ancora riguarda anche il mondo femminile, ancora si parla di uguaglianza, di opportunità, di mancati diritti... L’autrice accende una luce sul posto che tutt’ora le donne occupano sulla scacchiera della società, dare il massimo risultato per poter essere semplicemente considerate alla pari. Dà voce a personaggi che non hanno potuto averla, ne è nato un racconto collettivo fatto di sofferenza, ribellione, ingiustizie, speranze e paure, soprattutto un racconto fatto di sorellanza, una nascente solidarietà femminile.

Irma Abate

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E qui si vede lo stacco immenso fra le due scrittrici. Ovviamente Myrta Merlino può piacere come non piacere come giornalista, ma si vede che c’è uno stile che sa legare, che sa coinvolgere il lettore, cosa che manca proprio nel primo. Il libro di Sara Ventura ha una sola voce, quello di Myrta Merlino invece parla a tutte (e tutti). Siamo tutti parte di una voce narrante collettiva, il libro scorre (e le lacrime pure)

Chiara Curia

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Voci di donne durante la pandemia, in una traversata che non sempre le ha viste vincere. Ma perché farne un libro? Nella maggioranza delle storie i temi e i problemi esistono e insistono a prescindere dall’emergenza. Ognuno di essi meriterebbe una pubblicazione puntuale e approfondita, o una trasmissione televisiva di inchiesta. Che sarebbe ora di vedere.

sabrina benenati

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Un viaggio, più o meno dettagliato, dei vari miti del pop, dagli anni ’50 ad oggi. Da Topolino a Michael Jackson, dai Supereroi a Maradona, passando dalla caduta del Muro di Berlino fino a Tik Tok. I miti cambiano con le generazioni, con le mode, con la storia e ognuno ha giustamente il suo. Ma se ci fermiamo a riflettere sui miti che hanno in molti oggi, ci verrebbe voglia di rinfrescargli la memoria e questo libro potrebbe fare per loro.

Claudia Deriu

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Storie di donne che hanno vissuto a vario titolo la tempesta della pandemia, raccontate con empatia e “sorellanza” da una giornalista che non ha paura di intingere la penna nell’inchiostro della passione per denunciare ingiustizie, storture e mostruosità burocratiche, per dar voce a chi voce non ha e per raccontare il contributo fondamentale delle donne, dalla umile cassiera del supermercato, all’infermiera di corsia, alla ricercatrice scientifica e alla politica europea, nella lotta al Covid e per la parità di genere. Si potrebbe preferire una scrittura più purificata dal pathos, ma l’impegno civile dell’opera e l’onestà intellettuale dell’autrice sono fuori discussione.

Sergio Lorizio