< Donne medievali di  Chiara Frugoni (IlMulino)

Qui di seguito le recensioni di DonneMedievali raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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All’inizio ero un pò spaventata dal notevole numero di pagine di questo saggio ma appena iniziata la lettura sono stata catturata dalla scorrevolezza della scrittura e ho divorato pagine su pagine, fermandomi solo per osservare le immagini iconografiche con cui l’autrice ha arricchito il testo.
Ho trovato molto interessanti i primi due capitoli dove l’autrice documenta l’interpretazione che gli uomini hanno dato alla donna nel corso dei secoli, a partire dalla creazione di Eva, prima di passare a raccontarci la vita di quattro donne vissute nel Medioevo.
L’autrice descrive queste quattro donne in modo che il lettore possa “ascoltare la loro voce non filtrata, come di solito, dallo sguardo e dalla penna di un uomo che toglie la parola alle donne sostituendola con la propria, o le immagina e rappresenta secondo i propri pregiudizi.”
Da questo saggio ho tratto molti spunti di riflessione e soprattutto ho conosciuto meglio il castello di pregiudizi costruito contro il sesso femminile che ancora dopo secoli condiziona la ricerca di una parità tra i sessi che ancora appare irragiungibile.

Maria A. Dell’Aquila

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Chiara Frugoni ha scelto di dare voce alle tante donne medievali che hanno vissuto nell’ombra e meritano di essere riscoperte e conosciute. I suoi ritratti sono accompagnati da un bellissimo corredo di immagini, e sono monache, papesse, regine, donne ordinarie o raffinate scrittrici, come Christine de Pizan. Un libro importante, prezioso, come preziosa era lo sguardo di Frugoni che ci ha lasciati proprio quest’anno.

Margherita Pennacchia (@librerita_)

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I motivi per cui ho preferito il testo sono i seguenti:
Testo ricchissimo di iconografia , di cui i riferimenti e le spiegazioni sono più che curate ed esautive.
Nonostante il rigore con cui vengono descritte le biografie delle protagoniste l’Autrice inserisce anche suoi personali commenti molto arguti che rendono la narrazione più accattivante e piacevole.
Il risultato finale è che riesce a rendere le protagoniste più " vere" e vicine a noi.
Da rileggere con calma godendo di ogni pagina nelle mie prossime ferie .

ANNAMARIA BULFONE

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troppi i "personaggi" trattati in questo DONNE MEDIEVALI. in alcuni brani ho scoperto notizie interessanti, ma non mi ha interessato come il libro 1

Paolo Rossi

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“Donne medievali” di Chiara Frugoni (il Mulino, 2021, pagg.424) è un libro meraviglioso che scelgo, anche se la vittoria è proprio di misura perché il volume di Catà è altrettanto bello: posso optare per la parità? Se non è possibile, allora per me il vincitore è questo, che poi è anche l’ultimo libro della grande studiosa del Medioevo che è stata Chiara Frugoni, scomparsa all’improvviso a 82 anni, nella sua Pisa, lo scorso 9 aprile. Intanto, oltre a una prosa fluida e piacevole (cosa in comune con il libro di Catà: ti ringrazio Robinson, mi hai dato due libri magnifici!), ci sono le tavole illustrate che, ancora una volta, testimoniano di un’epoca (gli anni Mille, fino al 1350 circa) molto immaginifica, tanto che questo libro sembra anche un graphic novel. Vien da pensare che le radici del cinema, se non del fumetto, affondino proprio nel cosiddetto evo buio (un luogo comune da sfatare). Frugoni, da par suo, illustra a sua volta tutte le figure che ha potuto trovare, dai mosaici di san Marco a Venezia alla facciata del duomo di Modena, fino a tutte le illustrazioni contenute nei manoscritti sparsi per i monasteri di tutt’Europa, per dimostrare come le donne, soprattutto quelle che avevano il potere, fossero sole, indomite e avventurose. Di solito vedove molto presto (pensiamo a una povera Grazia, sposa a 4 anni e ancora a 7 e a 11, con mariti vecchi che infatti morivano prima di lei), finivano in convento se non erano pedine di altri matrimoni-patrimoni e nei monasteri potevano studiare, scrivere, esercitare un potere sia pure legato alla devozione. Un nome su tutti: Matilde di Canossa. Ci sono innumerevoli esempi – questo libro dovrebbe essere adottate nelle scuole superiori proprio per dimostrare come la storia è stata scritta dagli uomini ma le donne non sono state sempre inattive e appartate – ma Frugoni si sofferma su cinque personaggi. Radegonda di Poitiers, una regina di 1500 anni fa, la cui vita fu narrata da Venanzio Fortunato ma anche da una monaca sua collega, Baudonivia, che la descrive come volitiva ed energica. Matilde di Canossa dovette vedersela con un papa, Gregorio VII, misogino come tutti i papi e in genere la chiesa (si pensi solo a san Paolo, in netto contrasto con Gesù stesso che aveva un suo seguito femminile), che ha davvero costruito sulla donna una gabbia ideologica spaventosa.
C’è una figura mitica come la papessa Giovanna, che in realtà non è mai esistita ma chissà, la leggenda di un papa in realtà donna sotto mentite spoglie

Mariateresa Gabriele

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Essendo di parte mi piace poter riflettere su quanto la donna conti ed abbia contato nella storia. E’ la Bibbia che ha relegato la donna a subalterna essendo nata da una costola di Adamo e ce lo stiamo portando ancora dietro nei secoli..

Annamaria Ciarrocca

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Testo molto interessante, sicuramente più adatto a studiosi che vogliano approfondire l’argomento, grazie anche alla ricchezza di rimandi e note. Ho apprezzato la bellezza delle immagini di dipinti, manoscritti, ecc.

adele calitri

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Per chi ha fatto studi umanistici, ha una formazione accademica letteraria e di storia ha amato soprattutto il periodo medioevale, non può che amare il testo di Chiara Frugoni.
Chi cerca una verità storica, un approfondimento biografico di grandi - o meno - figure femminili del passato, dove con un mirabile uso della fonte storica ed iconografica, ci si immerge nella storia viva, non può non amare Chiara Frugoni.
Il tutto presentato al lettore/studioso/appassionato con chiarezza di linguaggio e una narrazione avvincente.
Chiara Frugoni per sempre...

Daniela Bondielli

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Il libro Donne Medievali si prefigge un ardito fine: quello di raccontare le donne in quanto uguali all’uomo e dunque vittime di esistenze drammatiche costellate di soprusi, nefandezze, successi e memorabili ascese sociali e culturali. È assolutamente lodevole l’intento dell’autore che ha messo in luce le contraddizioni del sesso femminile dal tempi della Bibbia.

Roberta Piarulli