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Scorrevole e interessante, risulta godibile e a tratti avvincente come un romanzo, riesce a spiegare tanti concetti e meccanismi che diamo per acquisiti e scontati in realtà senza conoscerli affatto. Gli argomenti vengono affrontati in modo ampio, esaustivo e di ampia portata, l’autrice spazia dagli aspetti scientifici, a quelli storici non senza passare attraverso dettagli di mera curiosità. L’ho trovato piacevole, esaustivo e ben scritto ed articolato.
Alessandra Onofri
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In un mondo in cui il marketing cerca di convincere i consumatori che anche l’acqua è 100% di origine naturale, questo divertente ma rigoroso saggio tenta di discriminare quanta verità e quanta mistificazione si nascondano dietro la generica etichetta del “green”. La scrittura è scorrevole, l’incedere spigliato, mai noioso. Ricco di aneddoti, si offre come una lunga e istruttiva chiacchierata con l’autrice. Il tema, pur in linea con il senso di colpa collettivo sollevato dalla nuova mentalità eco-friendly, è alquanto atipico. Una lettura curiosa, non essenziale ma sicuramente piacevole
Giulia Taborchi
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Curioso il tema e scritto in maniera semplice. Decisamente chiara l’esposizione con un forte riscontro con la realtà. Saggio utile, mi ha permesso di scoprire questioni nuove, svelato parti a me sconosciute.
Elena Tonani
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Anche questo volume, che si propone di dare al lettore degli strumenti per muoversi più consapevolmente nella giungla dei cosmetici (sedicenti) biologici e naturali, si batte a difesa della buona scienza, quella che "non fa miracoli, non rende innocuo ciò che è pericoloso, ma ci permette di conoscerlo, contenerlo o trovare alternative". Ogni nostro acquisto ha delle conseguenze su di noi, sulla nostra salute, sull’economia, sull’ambiente; saperlo può causare inquietudine ma può anche darci la possibilità di fare scelte più consapevoli e di modificare alcuni dei nostri comportamenti per migliorare la salute nostra e conseguentemente del pianeta. L’autrice procede spedita attraverso le pagine con uno stile molto accattivante e non si mette mai in cattedra, anzi riconosce che è tutto molto complesso e che dobbiamo sempre essere pronti a mettere in dubbio le nostre posizioni se dovessero cambiare le condizioni che le hanno determinate.
Paola Sissa
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Parla in maniera chiara , didattica e scientifica di cose che tutti noi vorremmo sapere, conoscere.
Avevo letto già altre cose dell’autrice.
Il libro è piacevole, interessante e scorre veloce.
Claudia
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Elisa Greco
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Molto interessante e coinvolgente anche per chi non abbia un interesse specifico o scientifico verso il tema prevalente: la produzione e il consumo dei prodotti di bellezza. Un libro di ottima divulgazione che riesce a coniugare affidabilità scientifica e semplicità ed efficacia dei ragionamenti: le tesi sono dimostrate attraverso riferimenti puntuali a studi scientifici ma con argomentazioni lineari, senza mai appesantire con concetti inutili o comprensibili solo agli addetti ai lavori, così che il lettore ha la sensazione che l’autrice stia ragionando insieme a lui. Si alternano storia, informazioni, curiosità: su prodotti come la bava di lumaca, l’olio di ricino, l’aloe, gli oli essenziali, si svelano ai lettori trucchi del marketing e falsi miti, il tutto in uno stile gradevole, leggero e a volte anche ironico, discorsivo ma curato. Interessante, per esempio, la storia di come la pubblicità dei prodotti di bellezza, a partire dai deodoranti, fin dall’inizio abbia fatto leva sulle insicurezze femminili, o i molti esempi concreti del fatto che ciò che è naturale non sempre è benefico o più sano di ciò che è prodotto dalla chimica: alla fine della lettura sicuramente ogni lettore avrà scoperto che qualcuna delle sue convinzioni è infondata o comunque sarà un consumatore più consapevole. Insomma, sa catturare e tenere desta l’attenzione del lettore, un esempio di come un saggio divulgativo andrebbe scritto: accattivante ma affidabile, documentato, chiaro nel presentare le questioni e nell’indirizzare il lettore a una maggiore consapevolezza, articolando un discorso che più che dare risposte assolute ne stimola la riflessione. In particolare, molto apprezzabile l’attenzione al tema dell’impatto ambientale della produzione dei cosmetici, davvero illuminante.
Maria Cervone
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Per la prima volta non ho difficoltà a scegliere!!!!!
Il libro è interessante e offre davvero molte risposte .
Ma è un argomento che proprio non mi entusiasma...per non dire di più!
Fanny rancan
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Tutte informazioni molto utili e di interesse quelle contenute
Forse, dico forse, un po’ filtrate dal punto di vista dello scrittore.
Per quanto preparato, mi e’ sembrato un po’ fazioso.
Daniela Longo
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È un’interessante analisi del mondo dei cosmetici naturali o che si dichiarano tali. L’autrice indaga i motivi per cui alcuni prodotti di bellezza presentati come "naturali" hanno avuto tanto successo: dalla bava di lumaca all’olio di ricino all’allume di rocca. La trattazione non è stigmatizzante, ma approfondisce le motivazioni per cui un prodotto ha trovato un folto pubblico e va alla ricerca di prove scientifiche che confermino o sconfessioni le convinzioni di chi lo usa.
Tra queste motivazioni un capitolo è dedicato al Green washing: il mondo della comunicazione che presenta come green i componenti naturali che in verità non lo sono.
Interessante anche il concetto che fa da sfondo a tutto il libro, e cioè che non sempre "naturale" corrisponde a "non tossico"
Susanna Moggi