< Eclissica di  Vinicio Capossela (Feltrinelli)

Qui di seguito le recensioni di Eclissica raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Sorprendente, realistico ed allucinato ipertesto. L’eclissi, chissà che il nucleo vero del libro sia nascosto dall’ombra che il libro proietta.

Tiziana Gottuso

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Fiume di parole, sensazioni, citazioni e pareri. Un reportage di viaggio attraverso le esperienze dell’autore alla ricerca di suggestioni ed emozioni.
Il libro è come la musica di Caposssela: a volte semplice, orecchiabile e ballabile altre volte difficile, intima quasi stonata.

Gabriele Calamelli

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Capossela, artista appassionato di miti e storie, partecipe dell’arte come della vita, si dimostra in questo libro testimone non banale del nostro tempo. Tra vicende collettive e personali, affiora il disegno di un percorso umano e artistico complesso e mai autocompiaciuto.
Poetico.

Chiara Anghileri

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Eclissica
Inizialmente interessante ma proseguendo nella lettura ho trovato il libro lento e a tratti ridondante.

Rossella Spina

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Ho trovato pesante la scrittura di Caposella, un flusso di coscienza per più di quattrocento pagine è davvero troppo anche se molti dei pensieri che l’autore esprime sono pienamente condivisibili. Insomma non mi è piaciuta la forma più che il contenuto

Maria Maddalena Springhetti

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Eclissica di Vinicio Capossela è un libro anarchico difficilmente classificabile che si rivela come un fiume in piena di parole .
Diario di bordo, poema poetico, biografia, appunti di viaggio che di intrecciano con citazioni letterarie che arricchiscono il testo.

Michele d’Apuzzo

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Grandi aspettative per Capossela. Storia, ricordi, luoghi di appartenenza. Eclissica rappresenta tante cose. È una preso di coscienza che il tempo non si ferma mai, anche quando sembra che l’eclissi abbia "fermato il tempo".

Raimondo Scotto Di Covella

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Una serie di visioni accostate una all’altra, senza apparentemente nessun nesso logico. Passato e presente si fondono e confondono in un flusso ininterrotto di pensieri, che sinceramente non si comprende mai fino in fondo, quindi il saggio non risulta scorrevole.
Purtroppo non ho apprezzato molto il susseguirsi di immagini e avvenimenti, sembra che manchi qualcosa che leghi il discorso e lo renda unito e fruibile.

Chiara

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Non sono riuscita ad arrivare oltre le prime 20 pagine, limite mio probabilmente.

Martina D’Aniello