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Originale lo sviluppo e l’esposizione usando i diversi periodi storici e molto accurata l’analisi.
Di sicuro interesse la comparazione degli autori per arrivare a Gadda passando da Foscolo e Manzoni.
Alessandra Romano
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In questo saggio Palumbo analizza le opere di scrittori e poeti italiani in cui compare la figura di Napoleone Bonaparte. Egli compie un viaggio, attraverso scrittori di epoche diverse , nella figura di Napoleone che ne esce come una figura prodigiosa ma anche ricca di contraddizioni. Si parte per un viaggio letterario da Foscolo , Manzoni, Monti, Svevo, Gadda e perfino Calvino. Ognuno di questi scrittori esprime il suo Napoleone dandogli un significato diverso e contraddittorio .Personalmente l’ho trovata una idea molto interessante che mi ha permesso uno stimolante viaggio attraverso la storia è la letteratura.
Mara Dentamaro
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Piccolo saggio sul "mito" Napoleone. Qualcosa di già letto però.
Raimondo Scotto Di Covella
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Nelle 100 pagine si cerca Napoleone, in anni e anno di letteratura collegando ciò che sembra incollegabile. Palombo dà una vita letteraria a Napoleone che non immaginavo avesse, ingnorantemente radicata nell’ei fu manzoniana.C’è Napoleone che compie le sue prodezze, Napoleone come " ciò di meglio che ha prodotto il secondo stadio della civiltà" ( stendhal) e Napoleone come uno spermatozoo prodotto da Carlo Bonaparte in Michele Mari. Passando poi per Foscolo, Gadda, Svevo e Calvino. È come l’esercizio di stile a cui siamo abituati alla ricerca di Ulisse. "Napoleone is the new Ulisse" per Matteo Palumbo anche se io preferisco sempre quest’ultimo.
Anna Di felice
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E’ un bel saggio, ma un po’ troppo didascalico per i miei gusti, la scrittura non scorre fluida e la lettura ne risente.
E’ un libro da studiare, leggerlo non è sufficiente.
Comunque interessante e ben strutturato.
Laura Cappellari