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Il titolo impegnativo del libro sembra all’inizio spaventare, trasformandosi poi, durante la lettura, in una piacevole scoperta. La scrittura è piuttosto scorrevole, i personaggi interessanti e le vicende ben descritte. Nel complesso un buon libro.
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Marcella Mottolese
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Questo giallo insolito e poco accattivante ci catapulta nel giro della politica anzi delle politiche indirizzate a favorire, attivare percorsi virtuosi finalizzati ad incrementare le attività delle biblioteche. I fondi destinati a queste positive azioni positive vengono però distratti da funzionari corrotti e per occultare ciò si susseguono azioni delittuose sulle quali saranno chiamate ad investigare due giovani e preparatissime funzionare. La vera vittima di tutta questa sequela delittuosa risulterà la funzione divulgatrice, la fruibilità, la presenza socialmente corroborante della Biblioteca come motore di crescita socio culturale. La lettura di questo romanzo non mi si è presentata agile, ho trovato difficoltà a concatenare nomi ed eventi, anche la lingua è appesantita da citazioni che interrompono il climax narrativo e da un pesante linguaggio burocratico.
Rosa Maria Giuffrè
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Un poliziesco ambientato in varie città, tra cui Milano, Roma , Napoli nelle biblioteche storiche e nei ministeri, dove vengono uccisi alti funzionari corrotti, impegnati in un folle giro di traffico di opere d’arte e di storno di fondi per gli investimenti nella cultura. Sono incaricate a fare luce su queste morti due giovani commissarie- capo di Milano : Elena Malatesta e Ala di Falco
L’ intreccio si snoda in maniera poco lineare, con frequentissime digressioni e ragionamenti su problemi di carattere sociale, politico, culturale, peraltro molto interessanti ma che allontanano il lettore dal problema centrale . Molti ,troppi personaggi che disorientano e rallentano la lettura, tantissime le citazioni colte adatte ad una élite di lettori .
Carmelina Viggiano
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Il Romanzo è un minestrone di generi: ricostruzioni storiche,dissertazioni su opere d’Arte,narrazioni di Miti,il tutto condito con un susseguirsi di citazioni colte che distraggono il lettore dalla storia la cui trama gialla rimane sullo sfondo. Troppe informazioni, tutte corrette, ma che rendono ancor piu’ pesante la lettura già impegnata a stare dietro ad un garbuglio di fatti criminali nell’ambiente di burocrati della Pubblica Amministrazione, colletti bianchi impegnati a sottrarre fondi pubblici, opere d’arte ,corrompendo, circuendo persone in buona fede.
Cose che ai nostri tempi si conoscono da una cronaca che spesso supera il romanzo
Al racconto manca fluidità,si fa fatica a seguire la trama che si perde tra flash back e digressioni colte. A ciò si aggiunge una scarsa incisività dei personaggi, poco caratterizzati, difficili da identificare ,la Malatesta del titolo non ha lo spazio che spetta alla protagonista. Per fortuna nel prologo c’è un elenco dei nomi con relativi ruoli che aiuta a capire.
Antonia Santilli