< Etica del cibo di  Paolo Gomarasca (Morcelliana)

Qui di seguito le recensioni di EticaDelCibo raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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L’etica del cibo in questo libro si rivela pesante rendendo la lettura farraginosa e poco scorrevole.

Carini Gianluca

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Bellissimo libro a me molto affine per interessi e percorso di studi; leggerlo é stato come affondare nella confort zone. Tematica molto attuale, il cui approfondimento dovrebbe coinvolgere tutti, per una maggiore consapevolezza verso il cibo e verso il mondo.

MT

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BELLO,INTERESSANTE,MA PER IL MIO LIVELLO LO HO TROVATO TROPPO TEORICO E PIU’ DIFFICILE

ROBERTO STERMIERI

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Molto interessante. Tratta argomenti molto attuali e ne spiega chiaramente le dinamiche apportando fonti precise e puntuali. Fa anche nascere sensi di colpa verso il mondo animale per chi non è vegetariano e soprattutto verso i paesi poveri del mondo. Mette nero su bianco questioni ben note da tempo per il quale poco è cambiato e sul quale è giusto fare luce con inchieste come questa.

Francesca Cammisecra

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Saggio preciso e puntuale su una delle questioni più calde di questo secolo. Consigliato anche per i vari riferimenti intertestuali.

Giorgio Quattri

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Un testo molto ben scritto, che tratta tutti gli aspetti legati a questo argomento con dovizia di particolari (e di tabelle e grafici

Roberta Scarpa

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Molti gli spinti utili, soprattutto per quanto riguarda gli sprechi

Patrizia Ronchini

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Bel libro, molto interessante sull’etica del cibo: chi mangia in punta di forchetta cibo, gustandolo e cercando di sentire gusti odori sapori nuovi, oltre a quelli ai quali il benessere ci ha abituato e chi lo mangia con le mani, per saziare la sopravvivenza del corpo. La differenza fra i due chi? La fame...

Sandra Cerbolini

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Premetto che selezionare uno dei due testi è impossibile, poichè trattano argomenti molto diversi. Il primo saggio riguarda il rapporto con il cibo e le problematiche sia per produrlo che per garantirlo a tutti, mentre il secondo è la ricostruzione storica degli ultimi anni della dittatura fascista. A me sono piaciuti entrambi e voto il primo solo perchè induce a una riflessione su problematiche universali ed attuali.

Candida Bertoli