< Faccia da mostro di  Lirio Abbate (Rizzoli)

Qui di seguito le recensioni di FacciaDaMostro raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Un’indagine raccontata magistralmente, documentata e avvincente. Mi ha tenuta incollata al libro per tutte le sue 250 pagine. Non conoscevo tutti gli eventi narrati, ma tanti appartenevano al mio vissuto e ricordavo perfettamente le notizie dei telegiornali. Ho letto volentieri questo libro e adesso ho un po’ più chiaro l’inquietante contesto che li ha generati. Mi è piaciuto anche il modo in cui Lirio Abbate, cerca di riabilitare e dare dignità al giornalismo d’inchiesta, così difficile e pericoloso nel nostro paese: “Il ruolo del giornalista è indagare, cercare collegamenti, scovare fonti. Accendere un faro, se possibile, tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica fino a che piena giustizia non sia stata fatta.” pag. 239

Fedele Ferrari

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Questo libro mi ha tenuta incollata sin dalla prima pagina.
La storia è di per sè molto interessante e l’autore riesce a renderla ancora più coinvolgente con la sua narrazione.
Ho apprezzato anche lo stile chiaro che permette di seguire facilmente una storia che facilmente potrebbe risultare intricata.

Stefania Camiciola

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Faccia da Mostro scorre come un romanzo mistery. Alla ricerca di un’identità così presente ma che quasi nessuno conosce, spesso si fa fatica a considerare il testo come storia vera. Ma questo è un pregio perché la scrittura di Lirio Abbate può far avvicinare davvero tutti a una storia che ci riguarda, a fatti veri che hanno stravolto il nostro Paese gettandolo nel buio. Ma sono pagine che non possono mai essere ignorate, neanche a distanza di anni, perché oggi è frutto di ieri.

Viviana Calabria

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Faccia da mostro di Lirio Abbate narra una storia difficilissima, fittamente documentata, con la leggerezza narrativa e il senso della sintesi di un romanzo. Anche questa proposta esula delle mie consuetudini di lettrice e il mio giudizio positivo è legato all’agilità narrativa e alla leggibilità dell’opera. La capacità di avvicinare ad una lettura così complessa senza cercare nelle pieghe spesse della scrittura un saggio della propria bravura, mi sembra una grande abilità da riconoscere a questo autore.

Silvia Vantaggiato

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Appassiona la scrupolosa narrazione dei fatti processuali e non solo riportati dall’autore. Interessanti i personaggi, l’intreccio e il modo di raccontarli. Nonostante anche qui l’esito sia incerto, la chiarezza nel riportare i fatti, il filo conduttore sapientemente condotto, riescono a condurre il lettore dentro la storia e a trattenerlo fino alla fine.

Sara Calvi

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Sono abbastanza adulto da sapere che esiste la mafia e che ci sono stati apparati deviati dei servizi, ma questo libro ti butta in faccia una realtà ancor più complessa e molto più grave.
Sembra di leggere un romanzo, quasi un libro poliziesco ma invece descrive una realtà che ha infestato il nostro Paese.
Lirio Abbate ha ricostruito con precisione, quasi da investigatore la storia di Aiello ma questa storia si intreccia con tutti gli omicidi della mafia degli anni 80 in avanti.
Per quanto mi riguarda il merito di questo libro oltre a descrivere con cura gli intrecci con gli apparati dello stato e ricordarci degli omicidi di personaggi eroici ed illustri è quello di descrivere storie sconosciute e poco note.
In quali contesti nasce la mafia , la descrizione dei personaggi e le loro storie, la violenza , la corruzione e la paura. Questo è per me  il libro di Abbate.
Una lettura che indigna, che ti fa soffrire e che ti preoccupa.

Lino Buratti

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Attraverso una ricerca storica dettagliata questo libro tenta di fare luce sui misteri che coinvolgono un personaggio oscuro coinvolto nella stagione stragista degli anni ’90, nell’insieme la lettura è poco convicente.

Deldec

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interessantissima l’indagine condotta su " faccia da mostro" e sull’ambiente mafioso. tecniche di comportamento, abitudini di vita, rapporti personali, strategie; uomini , donne, bambini, connivenze, il tessuto sociale gravemente compromeso: un mondo parallelo mai abbastanza portato alla luce e perseguito. è la storia del paese eppure passano gli anni e troppe relazioni restano nascoste.... troppi i delitti irrisolti.... il coraggio di raccontare di un giornalista segna almeno un punto a favore della civiltà. le parole: goccia a goccia sulla roccia dell’omertà..... preferisco questo.

sandra mingardo

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Molto curato, molto interessante, a tratti doloroso nonostante l’estremo controllo emotivo con cui vengono ricostruite le vicende. Dettagliato dal punto di vista storico, efficace grazie ad una scrittura snella, avvincente grazie ad un intreccio da romanzo.

Silvia Buson

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Avvincente come un giallo, doloroso come un pugno nello stomaco, questo saggio dimostra in modo lucido come, nel nostro paese, l’ombra del dubbio non possa essere mai dissipata

Aida Iandolo

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Noioso, sembra scritto piu da un avvocato che da un giornalista