< Filosofia della casa. Lo spazio domestico e la felicità di  Emanuele Coccia (Einaudi)

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  Molto emozionante e intimo. Mi è piaciuto ma non è stato il mio preferito

Susanna Sargentoni

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Affascinante raccolta di riflessioni sui concetti legati alla casa, alle stanze che la compongono, agli oggetti che la abitano e a noi che li viviamo. La lettura risulta scorrevole e piacevole, il linguaggio è immediato ma non banale. Consigliato!

Federica Vicinanza

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non lo reputo di facile lettura, si sente molto l’impronta filosofica dell’autore, però è intrigante nello stimolare una visione diversa della casa come non luogo.
alcuni tratti sono godibili e piacevoli
non lo consiglierei

Rita Bertelli

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In un primo momento avanzi nel libro come in un corridoio buio, a tentoni, poi a poco a poco ti abitui all’oscurità e incominci a intravvedere porte che ti conducono a una dimensione altra. E qui devi cambiare il vertice di osservazione ( come direbbe Bion) per poter immaginare la casa pan-psichica, dilatata nello spazio e nel tempo di cui ti parla il filosofo Emanuele Boccia. "la casa del futuro......il principio che permette a tutte le cose di trasformarsi tra di loro e ogni vita di sapersi equivalente a qualsiasi altra vita.............Se la casa del passato è stata una macchina della distinzione, nel futuro dovrà diventare la disciplina collettiva della mescolanza: mescolanza delle classi, mescolanza delle identità, mescolanza dei popoli e mescolanza delle culture. Le case saranno le cucine del pianeta: al loro interno sarà la Terra a dover trovare un nuovo sapore."
Una lettura stimolante.

Rosalba Scavia

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Per me una novità assoluta questa presentazione della casa in cui si mescola l’ idea semplice del riparo ad una serie di relazioni su cui difficilmente ci si sofferma.
Scritto bene, periodare tranquillo e lessico accurato, fruibile per ogni tipo di lettore

Angela Lambri

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Dialogo interessante di due protagonisti della storia del PCI la cui lettura degli avvenimenti storici spesso diverge. E’ stato per me un utile ripasso della nostra storia passata, seppure viziata da una visuale di parte.

Tommaso Ferrieri