< Fine vita di  Attilio Stajano (Lindau)

Qui di seguito le recensioni di FineVita raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Il saggio pone al centro il tema della legislazione sul fine vita a partire dalle criticità riscontrare nel modello adottato in Belgio (con riferimenti anche in Francia e Gran Bretagna). Una riflessione che è molto attuale in Italia e che vede numerosi medici e intellettuali schierarsi a favore o contro l’eutanasia. L’obiettivo è riportare al centro dell’interesse il potenziale delle cure palliative in tutte le loro forme, spesso trascurate nelle procedure di AMM (Aiuto Medico a Morire termine che comprende sia il suicidio medicalmente assistito sia l’eutanasia) e parlare in modo aperto ai Parlamenti in cui disegni di legge per la depenalizzazione dell’eutanasia e/o del suicidio assisti sono oggetto di dibattito. Un tema che riguarda in ogni Paese tutta la società civile, secondo le parole dell’autore, che deve «affrontare la sfida di conciliare con i valori fondanti della comunità i diritti dei pazienti, la protezione del personale sanitario e la risposta alle legittime domande di autodeterminazione delle donne e degli uomini in una società desacralizzata in trasformazione». Nel mezzo del saggio, rientrano anche alcune testimonianze riportate da uno scritto precedente dell’autore sulla sua esperienza di volontariato in un centro di cure palliative. Lo sguardo dell’autore è talvolta permeato di riferimenti, lessico e pensieri riconducibili a una matrice cattolica - «La rinuncia all’eutanasia nasce talvolta dall’accettare nell’imminenza della morte di essere amato e di amare an che nella condizione di estrema degradazione» che in parte priva di oggettività il saggio. La tesi è ben argomentata sul piano scientifico con una conclusione costruttiva: talvolta però la narrazione procede per sentimentalismi non del tutto privi di personalismi (paura della morte, bellezza della vita, accettazione esistenza). Lo stile è molto curato, con un registro alto e lessico forbito, che talvolta allontana invece di avvicinare il lettore alle idee dell’autore.

Cecilia S.

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Il libro affronta una tematica estremamente attuale e di cui è urgente un dialogo costruttivo a tutti i livelli della società e lo fa in modo globale dagli aspetti più etici e filosofici riguardo alla vita, la morte, l’autodeterminazione e l’eutanasia, alla legislazione in diversi Stati Europei e con molti esempi specifici che affrontano gli aspetti più pratici, emotivi e religiosi.
Sì intuisce il pensiero dello scrittore che però non viene posto in modo assoluto anzi l’intento di questo saggio e proprio quello di porre domande, consapevole della complessità del tema ma anche della necessità che il nostro Paese prenda una posizione e legiferi su un tema di tale importanza. Ci ricorda soprattutto l’importanza che sul tema di vita e fine vita si continui a discuterne.

Silvia S

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Argomento molto interessante, approfondito in modo esauriente. Il saggio è di facile e gradevole lettura.
La lettura di questo saggio porta ad un percorso di riflessione che permette di approfondire un argomento molto complesso.

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Senza dubbio si tratta di una tematica di difficile discussione, divisiva e che suscita forti emozioni e contrasti. Ho apprezzato il desiderio dell’autore di chiarire ogni singolo concetto e di definirlo in modo semplice e univoco, come è sicuramente encomiabile la sua attività di volontario. Ma non ho gradito qualche commento di parte (per esempio: "Se si opta per l’eutanasia non si tiene conto della sofferenza di coloro che ci amano e delle difficoltà che costoro potranno incontrare nell’elaborazione del lutto per la nostra morte trasgressiva ed egoista").
Credo che questo tema debba essere presentato nel modo più oggettivo possibile, affinché venga incentivato un dibattito sociale rispettoso e civile, ed evitata di conseguenza qualsiasi esacerbazione faziosa.

Anita Fiorin

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Il fine vita è un tema complesso e controverso che, se trattato riconducendolo ai soli dati medici e/o normativi, si corre il rischio perda il suo fulcro che deve restare l’uomo, la sua storia e la sua sofferenza. L’autore, grazie all’alternanza dei ’dati’ con i racconti della sua esperienza di volontario riesce a rendere fruibile, non banale e, soprattutto, a trattare con il giusto ’garbo’ e rispetto un tema che può essere scomodo e di non semplice lettura.

Maria Pane

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E’ un argomento molto attuale quello che viene affrontato in questo libro da Attilio Stajano, volontario in un reparto di cure palliative in Belgio.
Proprio grazie a questa esperienza e al confronto della legislazione in materia di altri Stati tra i quali Francia e Regno Unito, in questo volume l’autore cerca di fare alcune proposte per la legislazione italiana sia a tutela delle cure palliative sia per una legge ben ponderata sul tema fine vita.
Un libro di facile comprensione e che fornisce elementi molto validi per chi si vuole fare un’idea su questo tema così delicato.

Erika Pezzolato

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Prima parte abbastanza interessante, esperienze e storie. Seconda parte più "tecnica" e noiosa, a meno che si sia molto interessati e coinvolti: capitoli sulla legislazione che regola l’eutanasia in alcuni paesi (sul Belgio troppo lungo), e in Italia; Sentenze Corte Costituzionale; Proposte al Parlamento; Reazione società civile.
Per chi volesse ancora approfondire buona ed esauriente bibliografia

GIANNA MASOERO