< Fiorire tra le rocce di  Marianna Corona (Giunti)

Qui di seguito le recensioni di FiorireTraLeRocce raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Curioso vedere come sono cresciuti nella natura i figli di Mauro Corona. Toccante la storia di rinascita attraverso le difficoltà e bella la metafora dell’arrampicata come percorso duro e faticoso verso la vetta.

Elisa Pezzani

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Fiorire tra le rocce è un libro autobiografico, sulla scoperta di sé attraverso le proprie esperienze passato, messe in prospettiva per capirsi meglio nel presente. Non lo trovo un brutto libro, ma non mi ha appassionato. La sensazione è quella di voler trarre per forza del buono dalle brutte esperienze, ed è questo che per me non funziona.

Luca Memma

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Mi è piaciuto soprattutto quando parla del paese, della montagna della natura, della loro vita da bambini. Mi sono piaciuti anche tutti quei brani di vari argomenti inseriti negli esercizi yoga. Mi ha annoiato invece tutto quanto riguarda lo yoga; è troppo lontano dalla mia vita. Lavoro, figli, genitori e poi nipoti, il poco tempo che mi avanza lo dedico alla lettura, spesso togliendo tempo al sonno. Non mi verrebbe mai in mente di mettermi in posizioni strane e starci per mezze ore. Ho penato molto a leggere tutto che riguarda la malattia, per tutti i dolorosi ricordi che mi ha risvegliato. So che ognuno reagisce in modo diverso a notizie del genere, ma mi sembra che l’autrice l’abbia presa molto male.

Carla Focardi

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Con Fiorire tra le rocce Marianna Corona ci racconta la sua malattia, sicuramente trasmettendo il suo malessere e la sua sofferenza. Purtroppo la prosa risulta confusa e poco scorrevole; diversi passaggi scontati per chi racconta il proprio vissuto sono difficili da intuire per il lettore che non vi ha partecipato per cui più volte è necessario tornare sulle pagine appena lette per essere certi di non essersi persi qualcosa, altre volte non è chiaro il passaggio da una situazione ad un’altra completamente diversa. Non mi appassiona personalmente la seconda parte legata agli asana dello Yoga e trovo che la netta divisione tra la prima parte di racconto e la seconda non giovi alla facilità di lettura, forse la suddivisione in più brevi capitoli aiutati dalle posizioni Yoga avrebbe facilitato ad affrontare la lettura di un tema così faticoso.

Enrica Polacco

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Un libro che parla di yoga, di montagna e del percorso di cura della scrittrice, che racconta in prima persona la sua esperienza di paziente oncologica. Mi è piaciuto molto come ha saputo raccontare la malattia, con precisione, senza risparmiare nulla al lettore, e però al tempo stesso sempre in modo lucido e asciutto, senza cadere nell’autocommiserazione. Una testimonianza di coraggio e di forza, che ritengo possa essere di grande ispirazione sia per chi sta vivendo un’esperienza simile, sia per chi non immagina cosa significhi davvero combattere una battaglia con il tumore.

Maria Luisa Barbano

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Per qualche strana ragione avevo delle grandi aspettative su questo libro, sicuramente anche per la paternità dell’autrice.
E’ un libro profondo, che regala interessanti spunti di riflessione per un viaggio verso se stessi, ma anche verso le persone che ci gravitano intorno.
La vita, la morte e la rinascita: infiniti cicli per una finita vita.

Sara Berettieri