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Ho apprezzato di Simmetrie l’approccio dell’autore, il confrontare autori del passato con autori del presente.
Non trascurabile l’approccio divulgativo per i "non addetti" al lavoro
Edvige Clivati
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Il saggio abbraccia il tema dell’arte, dolcemente e tumultuosamente, attraverso la figura di Gala Eduard Dalì, una donna descritta dagli occhi di una giovane ragazza alla scoperta di sé stessa e del mondo. Più romanzo che saggio, il mondo descritto è interamente femminile. Infatti, la protagonista, Nicoletta, è donna, così come lo è Gala, figura sia umana che spirituale se prestiamo attenzione al modo in cui viene descritta.
La scrittrice, fin dalle prime pagine, immerge il lettore in una sorta di doppia biografia, che vede protagoniste entrambe le donne, le cui vite, sebbene diverse, si sfiorano, trasmettendo un certo senso di melanconia, di sconfitta e infine di rinascita che coinvolge sia i protagonisti che i lettori. Ed è la scrittura, volutamente personale, a conferire un certo pathos che accompagna il lettore in questo viaggio di conoscenza e di ricerca personale. Consigliato per un pubblico amante dell’arte, curioso di conoscere alcune delle più importanti e controverse figure femminili del Novecento Europeo.
Arianna Criscione
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Di Cagno ci accompagna in una storia onirica, sognante, surreale - se non proprio irreale, che viene da chiedersi se sia tutto vero oppure sia il frutto di una fervente mente letteraria. Ho molto apprezzato la scelta di raccontare un personaggio, poco noto ai più, me compresa, utilizzando l’artifizio del racconto. Anche il titolo merita una nota di merito: per interposti uomini, forse il destino amaro della maggior parte delle donne.
Caterina Cavallone
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Bellissime descrizioni di due donne molto diverse ma simili con vite assolutamente incompatibili una con l’altra. Libro molto femminista con una visione molto femminile della vita in genere. Una visione particolare degli anni 70 e 80.
Ivana Bonsi
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La vita di una Diva, Gala Eduard Dalì, che si incrocia per pochi giorni con una studentessa italiana alla ricerca di materiale per la propria tesi ma soprattutto alla ricerca di tessuto per tessere la trama della propria vita. Un incontro, quello tra le due Donne raccontato con una biografia dipinta a pennellate e raccontata anche con una poetica seduzione.
Da leggere.
Simona Landi
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La storia è ambientata nell’aprile del 1975 a Pùbol. Gala ha deciso di ritirarsi per una settimana nel castello regalatole da Dalì. La sua solitudine non durerà molto: Nicoletta, studentessa dell’Università di Torino, ha necessità di intervistarla in quanto protagonista della sua tesi di laurea.
La studentessa considera questa opportunità non solo un’occasione per concludere il suo percorso universitario ma anche un pretesto per allontanarsi dalla sua quotidianità. Questa ricerca, oltre che accademica, si rivelerà personale e introspettiva.
Alla fine di questo incontro entrambe subiranno un cambiamento: la giovane troverà la sua strada e Gala riuscirà a realizzarsi ancora una volta.
Questo romanzo narra l’incredibile vita di Gala Eluard Dalì, il ruolo che ha giocato per il poeta e l’artista più famosi del movimento culturale.
I capitoli sono brevi e la lettura è scorrevole tuttavia ho trovato la narrazione un po’ confusa.
Non avevo mai sentito nominare la figura di questa donna: una persona schietta, capace di leggere chiunque si trovi davanti; i suoi pensieri emergono con prepotenza.
Purtroppo non sono riuscita ad entrare in empatia con Gala: i suoi modi di fare sono troppo diretti inoltre utilizza le parole come armi per raggiungere i suoi fini.
Glenda Albertini
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Queste pagine aprono uno squarcio sulla vita, incredibile e mitica, della Musa più celebre del surrealismo.
Giulia Negri