< Gente di  Gilberto Cavicchioli (IlRio)

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Un’antologia di biografie raccolte dall’autore nel corso degli anni, attraverso interviste a numerosi personaggi della provincia mantovana. Ogni personaggio si racconta in prima persona e con la propria lingua, tanto da obbligare il lettore a uno sforzo di interpretazione per l’uso di alcuni termini tipicamente dialettali. Interessante l’umanità che emerge da queste pagine e la ricostruzione del periodo storico in cui hanno vissuto, quello che va dagli anni ’20 agli anni ’70. Le storie delle persone comuni si intrecciano con la grande storia ed è bello che di esse ne rimanga traccia, quindi lodevole il lavoro di Cavicchioli.

Maria Rolli

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Questo è proprio il genere di libro che piace a me. Ho apprezzato tantissimo che l’autore si sia fatto da parte ed abbia lasciato parlare le persone, cosa che ha avvolto ogni storia di quel calore e di quell’intimità che sa di casa, di anime raccolte attorno al camino, di "famiglia".
È stato davvero bello lasciarsi coinvolgere e trasportare dall’umanità di questa Gente!
Credo proprio che lo consiglierò. Mi ha davvero piacevolmente sorpresa!

Jessica Pelide

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Gente:
Testimonianze raccolte con grande umanità ma non è il genere di lettura che preferisco.

Antonella Calugi

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Il secondo libro, per mio gusto, l’ho amato di più. Se il primo lo regalerei, il secondo me lo comprerei io. Scritto molto bene e in modo scorrevole senA essere banale. Non conoscevo l’autore, e mi ha incuriosito.

Flavia Pedevilla

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Leggevo l’introduzione al volume e pensavo: “Non è proprio il mio genere e poi che ne so io di Mantova…” Cavicchioli, invece, con la scelta di rendere il contenuto delle sue interviste dei veri e propri racconti in prima persona riesce ad avvicinare il lettore al territorio mantovano come se fosse un territorio universale. Dal volume emergono dei ritratti di uomini e donne comuni che hanno, però, ciascuno una dose di straordinarietà nella loro vicenda personale e nell’approccio alla vita. Interessante.

Silvia Berzetta

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Non mi è piaciuto molto: l’ho trovato un po’ noioso e non particolarmente originale, anche se dà un quadro abbastanza preciso attraverso ilr acconto di vite di tante persone comuni del Novecento

Gisella Turazza