< Getto la maschera di  Herbert Ballerina (Mondadori)

Qui di seguito le recensioni di GettoLaMaschera raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Libro dall’umorismo leggero e dissacrante, benché non scevro da alcune ingenuità e banalità. La struttura in 40 brevi capitoli si attaglia bene al registro lessicale adoperato per raggiungere il proprio scopo.

Alessandro Lattarulo

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GETTO LA MASCHERA Herbert Ballerina
Un po’ biografia in chiave umoristica,un po’non sense,un po’satira, non ho capito che cosa ho letto.
A parte qualche episodio apprezzabile e divertente ( Il Documentario,I Social,La Palestra,Il Calcio) e qualcuno veramente brutto ( Gli Starnuti ,I Ladri, L’Inventore) nell’insieme il libro non mi è piaciuto:
è come stare in compagnia di quelle persone che fanno sempre le spiritose con battute e doppi sensi, dopo un po’ non fanno più ridere e pensi …adesso basta avrei altro da fare.

Isabella Racca

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All’inizio ho trovato "Getto la e maschera" divertente anzi devo dire che ho proprio riso ma, andando avanti l’ho trovato noioso. L’umorismo è banale e anche un po’ stupido. Sconsigliato

Margherita Bassu

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Il libro di Ballerina mi ha anche irritato e quindi non è per me interessante, per niente credibile, pure scritto male.
Non vale la carta, nè il tempo perso. Eppure Ballerina in tv lo guardo e mi coglie un sorriso quando con una battuta terra terra distrugge il contesto di chiacchiera vuota che gli sta intorno. Di per sè ha un significato eversivo. La sua faccia, il suo fisico, il suo parlato incespicante ne fanno una “maschera”. Sai già cosa aspettarti, eppure ogni volta riesce a scardinare la sequenza visione/ascolto alla quale ti stavi accomodando. In tv vive per una battuta e niente di più, e per me funziona.
Il suo essere stralunato probabilmente gli consente di essere sempre in un tempo comico, poichè è proprio il non essere in tempo comico il successo della battuta. Ti chiede anche uno sforzo per accettare questa intrusione; devi essere predisposto a cogliere la distruzione del contesto che viene operata.
Sulla carta tutto questo non funziona, immagini che sia lui a parlare, ma manca il contesto visivo e il flusso che viene interrotto. Anzi irrita. Non c’è una struttura, non si va da nessuna parte. Non è una autobiografia (non ce n’è effettivamente necessità), ma solo una alternanza di capitoletti tra qualche ricordo e qualche disgressione che vorrebbe essere comica.
I capitoletti di autobiografia non portano al “getto della maschera”, alla fine non c’è una riflessione autobiografica, una ricostruzione a posteriori che trovi dei fili logici, tutto è casuale (ma senza un minimo di interpretazione neanche di questa casualità).
I capitoletti comici sono esercizi infantili, meccanici, che possono essere metodo per giungere alla scelta della battuta scelta per l’uso televisivo. Ma si capisce che tutto questo non è, e la ripetizione continua di battute infantili ti fa irritare.
Herbert Ballerina è da battuta singola, in tv, distruttore di ciò che gli sta attorno. Chiuso.
Ma si capisce che forse il senso più alto ce lo trovi tu. Ballerina ha visto solo che funziona.

Luciano Franceschi