< Gina e la lupa di  Clementina Beccarelli (Sarnus)

Qui di seguito le recensioni di GinaELaLupa raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Un sincero e delicato affresco della vita in montagna e del rapporto dell’uomo con la natura ma anche del rapporto tra tre donne e le loro emozioni.
Nulla è lasciato al caso e le parole di Becarelli sono la cornice perfetta di questa storia.

giulia villabruna

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Una storia ambientata in un "branco" molto variegato, fatto di animali diversi: cani, capretti, lupi e persone.
Non entusiasmante l’evolversi della storia o il soggetto.
Mi ha colpito però la novità e l’originalità dell’impostazione di questo romanzo/racconto. E l’accento messo sulla possibilità di comunicare tra esseri viventi, nonostante le ovvie differenze di linguaggio. Metaforico e suggestivo, soprattutto nel nostro momento storico.

Stefania Fiamingo

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Gina e la Lupa, Clementina Becarelli.
Accanto alle sorelle Beatrice e Daniela e alla loro madre, i veri protagonisti di questo romanzo sono gli animali e il paesaggio. La natura (in particolare il paesaggio appenninico) è lo sfondo di questo lungo racconto: il susseguirsi dei suoi ritmi e la tranquilla operosità che tali ritmi suggeriscono all’uomo segnano lo sviluppo della narrazione. Il romanzo si apre con la stagione delle nascite nel gregge e l’arrivo dei lupi. In entrambi gli episodi i cani sono sempre presenti: se nel primo caso la loro presenza accudisce e veglia il lieto evento, nel secondo caso il loro coraggio e la loro forza sono necessarie per allontanare i pericolosi predatori. Ma i maggiori pericoli arrivano dall’uomo: tre misteriosi forestieri con i loro preoccupanti acquisti in ferramenta (catene e fil di ferro) suscitano da subito le preoccupazioni della piccola comunità in cui le notizie circolano velocemente. E proprio questi tre bracconieri tenteranno di catturare una lupa: sarà Gina, uno dei cani pastore di Beatrice e Daniela, a mettere in fuga i bracconieri. Il vero nemico, che conosce e fa il male, è sempre l’uomo, mentre gli animali sanno istintivamente quando e come fare il bene: questo sembra essere il “sugo della storia”.
Da un punto stilistico, il ritmo è molto blando e la narrazione risulta in alcuni punti forzata: i dialoghi tra le due sorelle sembrano piuttosto artefatti e poco spontanei. Ben più riuscite le scene agresti e le scene con al centro gli animali, che segnalano la grande passione dell’autrice per la vita degli animali. Non mancano momenti davvero riusciti, come l’ululato della lupa per Gina e il momento conclusivo di questo episodio: “quella notte nell’aria non c’erano né avvertimenti, né paure. C’era solo pace, cullata dal frusciare degli alberi”.

Natalìa Gaboardi

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Romanzo ambientato in montagna con protagonisti la natura e gli animali. Il mondo umano positivo è rappresentato da due sorelle e la madre che allevano capre e producono formaggio e la cui vita è scandita dalle stagioni e dall’accudimento dei loro animali. Il mondo umano negativo è rappresentato da tre bracconieri. Ma le vere protagoniste sono Gina, una giovane cagna di razza maremmana- abruzzese, e una giovane lupa. Tra loro nasce un incredibile legale e un’amicizia tanto inspiegabile quanto profonda che le porterà ad aiutarsi e a salvarsi la vita pur continuando a fare parte dei loro mondi diversi. Molto emozionanti i loro pensieri, le loro emozioni e il loro sguardo sulla vita degli uomini.

Alessandra Lazzari