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bella la storia, ma raccontata come i vecchi romanzi d’autore. non ho amato la prefazione, l’epilogo è un pò troppo veloce nei tempi.
Imma Santovito
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Marta Marsano
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Una lettura difficile, piena di rabbia, di violenza, di ferite, di graffi. Dolori all’anima e al corpo che accompagnano la protagonista dall’infanzia al presente. Un’infanzia segnata dalla perdita di suo fratello e la figura di una madre severa. Un presente segnato da figure maschili che sommano poco.
È la storia di una donna che sa perdonare e perdonarsi solo dopo toccare fondo. Non sarà più lei l’unica al mondo, ma ci sarà anche la sua guerriera, sua figlia.
All’inizio è stata una lettura molto cruda, però man mano si conosce la protagonista, il racconto si tinge di comicità ed ironia, ed è più leggero accompagnarla.
Carla Ventimiglia
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Tra Roma e il Salento, tra presente e passato, la storia di una donna nella quale si ritrovano clichés, stereotipi ( l’alta borghesia romana, e la buona borghesia meridionale, gli intellettuali di città e il popolino..) e temi già visti: il conflitto con una madre anaffettiva, il padre buono ma sottomesso, l’affascinante notaio alla “50 sfumature di …”, la mancanza di autostima che le viene dai traumi infantili che la porta ai disturbi alimentari e all’accettazione passiva degli altri, amiche o amanti… per finire con un colpo di scena che risolve tutto, come nei romanzi rosa.
Un romanzo ben scritto ma veramente irritante!
Ornella Marinozzi
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Irene Florindo
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Una vita sregolata quella di Nicoletta Poggiardo “Nikla”. Cresciuta in una famiglia altolocata, a scuola dalle Marcelline, assieme alle ragazze che contano a Lecce, un padre affettuoso e una madre fredda e severa. La morte di un fratellino a nove mesi le creano una repulsa alla procreazione. Dopo una esperienza travolgente con Cesare De Nistris che dura sei anni, torna nel Salento, paese d’origine. Un fugace incontro con “Sandokan” le cambia la vita. E non in negativo.
Alberto Mutti