< Harlem. Il film più censurato di sempre di  Luca Martera (LaNaveDiTeseo)

Qui di seguito le recensioni di Harlem raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Due fratelli italiani si trasferiscono in America, entrambi però hanno a che fare con malfattori, uno dei due diventa un pugile, l’altro viene accusato ingiustamente di aver compiuto un delitto.
Questa è la strettissima sintesi del film più censurato del cinema italiano. Per indagarne le cause, Luca Martera ci fa entrare all’interno del contesto storico-culturale che ne fa da cornice: aprile 1943.
Anno di regime, di propaganda, di guerra, di razzismo, di censura appunto. I tagli al suo interno sono da record: 31 minuti. I cambiamenti dei dialoghi molteplici. Nel dopoguerra il film diviene semplicemente un cortometraggio sportivo, i riferimenti al conflitto in Etiopia vengono eliminati completamente.
Tutto quello che accade prima e dopo l’uscita di Harlem diviene ancora più straordinario del film stesso.
Questa è un’opera che indaga nelle profondità della vigliaccheria politica dei “molti contro uno” e, in questo caso, il capro espiatorio è il film in questione.
Saggio impegnativo e in alcuni punti di ardua comprensione, ottimo per i cinefili, meno a mio parere per un target giovane.

Laura Lipari

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Ho trovato un po’ difficile la lettura di Harlem, ho avuto come l’impressione di non avere le basi per riuscire a seguire tutto: tanti nomi, tanti fatti e tanto tanto dato per scontato per chi non è vicino al mondo della cinematografia. Comunque un argomento interessante, si capisce che è stato il frutto di tanto studio, ricerca e passione.

Elisa Chelli

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La storia di Harlem, uncensored

Katiana Lisi